7.1.3 RipetizioniUn particolare tipo di variante lunga è la ripetizione. Supponiamo, per semplicità, di avere due soli testimoni A e B:
Di fronte a questa situazione vorremmo ottenere la seguente nota:
cosa che si potrà ottenere usando \VV[longa] nel modo descritto sopra e la macro \BIS che abbiamo già incontrato nel § 4.6:
Si noti che potrebbe avvenire che il testo di B fosse ripetuto, ma con varianti rispetto agli altri testimoni. Tali varianti si potranno trovare nella ripetizione del testo, come ad esempio:
oppure nella prima occorrenza, come:
In tal caso si provvederà ad apporre una \VV accanto a ``curvum'' indicando cosa succede rispettivamente con l'espressione altero loco B o priore loco B. Per produrre tale risultato si utilizzerà una nuova macro, \REP. Tale macro è dotata di un'opzione e la sua sintassi completa è \REP[1] o \REP[2] a seconda che si voglia ottenere priore loco o altero loco. Di conseguenza la trascrizione in Mauro-TEX del primo passo diventerà:
producendo cosí
Nel secondo caso si scriverà in Mauro-TEX:
ottenendo come risultato
Se poi A fosse un testimone unico che presentasse una ripetizione con varianti nella ripetizione, ci si comporterà allo stesso modo, a seconda della lezione che si sceglie per TC: se la lezione di A che viene scelta è la prima si segnalerà che però, altero loco (e usando quindi \REP[2]), ha una lezione diversa; se la lezione di A che viene accolta è la seconda si registrerà in apparato quella che ha priore loco, utilizzando \REP[1]. Se A legge:
e scegliessimo la lezione quod, diremo in apparato:
scrivendo in Mauro-TEX
dove è da notare il passaggio ad apparato negativo nell'uso di \VV ({*:quod}). Piú semplice sarà la situazione se, in presenza di due testimoni, quello che ripete il brano (B) diverge dall'altro (A; o dal testo critico, ma in tal caso si tratterà di un intervento congetturale e bisognerà utilizzare la macro \ED) in entrambe le occorrenze nello stesso modo. Ad esempio se B, nel brano in cui si parla dell'inimicizia fra retto e curvo, leggesse sia la prima che la seconda volta ``cirunferentiam''. In tal caso basterà registrare la variante:
scrivendo in Mauro-TEX:
Se, rifacendosi all'esempio della quadratura della parabola, si avesse:
e l'editore congetturasse ``corrupto'' per correggere l'insensato ``corsicano'', scriveremmo in Mauro-TEX
ottenendo:
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