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7.2  Integrazioni e correzioni lunghe dei copisti

7.2.1  Uso di \VV[longa] per le integrazioni del copista

Spesso le aggiunte del copista (specialmente nel caso che esso sia Maurolico in persona) sono molto lunghe, a volte mezze pagine intere. Si pone quindi per esse il problema descritto all'inizio di questo capitolo, e lo si può risolvere nello stesso modo.

Supponiamo ad esempio che Maurolico nel testimone A (l'unico a nostra disposizione) abbia aggiunto in margine con un segno di richiamo dieci righe di testo (l'aggiunta andrà quindi marcata con A+, cfr. § 5.1):

  • A1: Hic est notandum quod si recta ab parallelus non erit rectae cd ... Quod erat propositum, meliori modo explicatum.

indicando che questo passo doveva andare subito dopo le parole di A ``ut dicebamus''. Si provvederà allora nel seguente modo:

ut dicebamus.
\Unit \VV[longa]{
                {A+:\CR{zebra}\MARGSIGN:Hic}
                }
est notandum quod si recta \(ab\) parallelus
non erit rectae $cd$ ...
\Unit \LB{zebra}{Quod erat propositum},
meliori modo explicatum.

ottenendo:

ut dicebamus. 1 Hic1 est notandum quod si recta ab parallelus non erit rectae cd ... 2 Quod erat propositum, meliori modo explicatum.
1Hic ~ 2 Quod erat propositum signo posito in marg. A

Naturalmente, se ci fossero da indicare altri interventi di Maurolico o del copista nel passo aggiunto in margine, lo si potrebbe fare usando \VV, come spiegato nel § 7.1.1.4.



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