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7.1.2.4  Varianti lunghe accavallate

Il lettore avrà capito che la casistica completa degli accavallamenti di varianti lunghe e puntuali è alquanto complessa e non intendiamo certo trattarla analiticamente. Segnaliamo però un caso che richiede un trattamento un po' diverso dal solito. Si supponga che nella situazione dell'Esempio L si abbiano, invece di 3, 4 testimoni:

  • A: Si duae rectae ... erunt aequales. Sint ab et cd ... ... Rursus, cum sint ... a vertice coni. [il passo è complessivamente lungo 8 righe]

  • C: stesso testo di A

  • B: omette il brano fino a ``erunt aequales''. Poi prosegue come A e C: Sint ab et cd ... ... Rursus, cum sint ... a vertice coni.

  • D: omette tutto il brano, cioè fino a ``a vertice coni''

Ci troviamo dunque in presenza di due varianti lunghe (per la precisione, di due omissioni) con lo stesso punto iniziale ma diverso punto finale. Si vorrebbe ottenere un apparato di questo tipo:

1 Si1 duae rectae ... erunt aequales. 2 Sint ab et cd ... 3 ... a vertice coni.
1Si ~ 3 a vertice coni:   om. D   Si ~ aequales:   om. B

Per ottenere questa nota bisognerà forzare la struttura di base di \VV[longa] inserendo due campi di tipo .a. e due di tipo .b.:

\VV[longa]{
          {.a1.}{.b1.}
          {.a2.}{.b2.}
          }

utilizzando due \CR (ovviamente con etichette diverse: gatto e cane, nell'esempio), in questo modo:

\Unit \VV[longa]{
                {*:\CR{gatto}:Si}
                {D:\OM}
                {*:\CR{cane}:Si}
                {B:\OM}
                }
                duae rectae ... erunt \LB{cane}{aequales}.
\Unit Sint \(ab\) et \(cd\) ... \Unit ... 
\LB{gatto}{a vertice coni}.



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