F.L. 7459
mm. 110x157; cc. 9 (la prima non numerata, le rimanenti numerate al
recto di mano del Maurolico, con le cifre 1-8) + 10 cc. di guardia
moderne, 5 all'inizio e 5 alla fine; le cc. di guardia sono di sesto leggermente
più grande); ms. autografo, legato in mezza pergamena; scritto molto
bene da sembrare preparato per la stampa e contiene: a) una "Demonstratio
algebrae" e b) una nota sugli astrolabi (Cat. mss. Bibl. Reg.,
IV, cit., p. 362).
c. 1r* |
- Carta parzialmente mutila nel margine esterno, molto ingiallita
e con larghe gore di umidità; presenta le vecchie segnature («Cod.
Colb. 6646. Regius 5596,4») e per due volte (una prima a penna, ed
una seconda con etichetta timbrata) la segnatura attuale; segue incollato
o legato tra questa e la c. successiva un ritaglio di c. recente con avvertenze
per il legatore (il titolo dell'opuscolo posto in un riquadro rettangolare;
la dicitura `enlong |
cc. 1*v-5*v |
bianche. |
cc. 1r-7v |
- Trattatello dal titolo:
DEMONSTRATIO ALGEBRAE
Lo scritto (pubblicato da F. Napoli, Intorno alla vita, cit.,
pp. 41-49, che l'ha collazionato con un'altra copia autografa esistente
nel ms. F.L. 7466, cc. 19r-23v) sembra un'esposizione `teorica' e con esempi
delle cosiddette regulae positionum; ad un'introduzione generale
(cc. 1r-2v) con esempi seguono le esposizioni di 4 `regulae' (rispettivamente
a cc. 2v-3r, 3r, 3v, 4r), un `postscriptum' (cc. 4r-4v), con un rinvio
ad una trattazione più estesa dello stesso argomento fatta nel lib.
II degli Arithmetici (ed. di Venezia, 1575), e gli esempi applicativi
(exempla primae regulae a cc. 4v-5r; exempla secundae regulae
a cc. 5r-6r; exempla tertiae regulae a cc. 6r-6v; exempla quartae
regulae a cc. 6v-7v).
Inc.: Multae quaestiones in calculo solui possunt per // positionem
ut supposita quantitate quaerit [...];
Expl.: [...] Ex qua varietate alii multiplicant Regulas. //
Hactenus de Algebra.
Alla fine di c. 1r sta un timbro della Bibl. Regia; a c. 7v, nella
chiusa del trattatello, il brano finale aiuta per la sua datazione:
Vtitur autem Regulis Algebrae Io. de monte Regio, ad Confutanda sophismata
Nicolai Cusae de Circuli quadratura scribentis. Vtitur & Regula duarum
falsarum positionum. Sed attendat tua perspicacia mi Christophore Claui
(ut ego sentio & ex meis demonstrationibus constare potest) Regulas
Algebrae non esse plures quam quatuor [...].
Il testo sembrerebbe dunque avere a che fare con la venuta del Clavio
a Messina (1574) ed il piano di elaborazione di compendi di matematica
(cfr. l'Appendice XIV 2). |
c. 8r |
- Nota sull'astrolabio priva di intestazione, ma che si
richiama a quanto già scritto nel compendio relativo agli strumenti
astronomici (cfr. Opuscula mathematica, Venezia, 1575, pp. 61-77).
Inc.: In compendio instrumentorum, licet breviter, satis tamen
demonstrata fuit Theoria Astrolabi [...];
Expl.: [...] In plano astrolabio & orthogonaliter secans
lineam meridianam fg. in ipso puncto r.
In calce a tale c. (estesa fin nel verso della c. precedente)
si trova, con ampia didascalia, un buon esempio di proiezione stereografica.
All'estremo margine inferiore, non di mano del Maurolico, si legge la nota«Marolj
5.». |
c. 8v |
bianca (eccettuato un timbro della Bib. Regia). |
cc. 1*r-5*v |
bianche. |
|