Hamburg, Cod. Math. 483 (Quarto)
È un volume composito, contenente una serie di lavori di ottica,
ascrivibili ad un periodo compreso tra la fine del XVI e la prima metà
del XVII secolo (cfr. P. O. Kristeller, Iter Italicum, III, cit.,
p. 554; Kristeller che riferisce i suoi dati a informazioni ricavate da
due sue visite ad Amburgo, rispettivamente nel 1952 e nel 1958, riporta
da una terza visita compiuta nel 1962 che il codice in oggetto, preda di
guerra insieme a molti altri codici della stessa biblioteca, si trova conservato
a Berlino Est); gli autori compresi, oltre Maurolico, che è l'ultimo
della raccolta, sono:
[1] Franciscus Aquilonius, librorum opticorum summa capita;
[2] J. B. Porta, de refractionibus.
Ambo i testi sembrano derivare da edizioni a stampa; il testo mauroliciano
è intitolato:
[3] Franc. Maurolycus Theoremata de lumine et umbra.
Dalla descrizione che ne fa Kristeller si ricava che tale ultimo testo
è una copia parziale degli scritti di ottica (mancherebbero i Diaphanorum
partes seu libri III) e sembra tratto dall'edizione di Lione dei Photismi
(1613).
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