3.3.2 I commenti nella storiaLa macro \Comm sarà da usare con generosità e senza timori, come abbiamo già osservato. Sarà anzi opportuno che l'editore nei suoi interventi successivi sul testo, piuttosto che procedere brutalmente ad i commenti precedenti cancellandoli, li mantenga aggiungendovene dei nuovi. Supponiamo ad esempio che il trascrittore TT abbia scritto un commento di questo tipo:
L'editore EE studia il passo e, in un primo tempo, decide che a suo avviso ``recta cd'' è accettabile. Però, invece che cancellare il commento del trascrittore, l'arricchisce:
Mesi dopo, rivedendo la sua edizione, EE legge nuovamente il commento e finalmente capisce la motivazione del suggerimento del trascrittore, e si rende conto che aveva ragione. Quindi corregge il testo (vedi capitolo 6) e al tempo stesso integra il commento:
In questa maniera i commenti verranno a costituire una specie di storia dell'edizione che potrebbe rivelarsi preziosa, soprattutto nel caso che il trascrittore o l'editore debbano passare ad altri il proprio lavoro non ancora terminato.
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