2.4 Un testo graficamente leggibileCome è stato detto nel primo capitolo (§ 1.2), il trascrittore consegna all'editore un testo in cui dovrebbero essere state sciolte le abbreviazioni, salvo quelle ``matematiche'', le citazioni di proposizioni e quelle in cui il trascrittore si è trovato in dubbio o non è riuscito a sciogliere. Ovviamente, primo compito dell'editore è controllare la correttezza della trascrizione effettuata. Dovrà quindi risolvere i dubbi del trascrittore e le difficoltà che questi gli ha trasmesso. Un aspetto piú delicato sarà la valutazione di come trascrivere le tachigrafie e i simboli matematici utilizzati da Maurolico. In linea generale si può indicare che non andranno sciolte le espressioni che vengono a costituire vere e proprie ``formule'' matematiche: cosí come, in un testo piú moderno, non si scioglierebbe un'espressione del tipo ``A:B=C:D'' scrivendo ``A sta a B come C sta a D''. Sembra invece opportuno sciogliere un ``um'' in ``triangulum'', in modo da rendere il testo piú leggibile, quando quest'uso mauroliciano si configuri analogo all'uso di ``&'' per ``et'' o di altre abbreviazioni e tachigrafie. È chiaro però che l'editore segnalarà nell'introduzione la presenza di tali abbreviazioni peculiari e illustrerà il tipo di scelte che ha adottato nei loro confronti. Analogamente l'editore dovrà valutare con attenzione la punteggiatura del testo e l'uso delle maiuscole, controllando il lavoro fatto dal trascrittore ed eventualmente modificandola. Come già detto nel capitolo 1, quando tale modifica comporti la soppressione di segni di interpunzione esistenti nel testo o l'inserimento di segni mancanti, tali interventi andranno registrati utilizzando i mezzi offerti dal linguaggio che qui presentiamo. Tali mezzi permettono, fra l'altro, di scegliere quali, fra le varianti e gli interventi editoriali registrati verranno poi stampati nell'apparato critico (cfr. § 4.2.2), e starà all'editore valutare la situazione caso per caso. In linea generale è raccomandabile un forte rispetto della punteggiatura degli autografi; ci si potranno concedere maggiori libertà nel caso di copie tarde o di stampati. Ribadiamo comunque che, in ogni caso, il rispetto dell'originale non dovrebbe compromettere la leggibilità del testo o dell'apparato. Di interventi sistematici si potrà dar conto nell'introduzione all'edizione.
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