F.L. 7472
mm. 110x158; cc. 41 delle quali la prima non numerata e le rimanenti
numerate modernamente al recto, margine superiore destro, con le
cifre 1-40, tale numerazione si sovrappone in qualche caso ad altra più
antica, dovuta al Maurolico medesimo; sulla prima pagina di copertina,
alquanto rovinata e realizzata anche in questo caso con un foglio di pergamena
tratto da codice più antico di contenuto giuridico, si leggono le
seguenti indicazioni autografe del Maurolico sul contenuto del ms. (orizzontalmente
in basso, precedute da 2 linee di scrittura minutissima ed illeggibile
in inchiostro rosso «Autol. Theod.»); oltre la copertina, che
presenta sul piatto anteriore in basso uno strappo esteso e malamente riparato
con una cucitura, anche il resto del codice è in buona rovinato
da larghe gore di umido (in particolare è alquanto danneggiato il
primo opuscolo, con il De Sphaera quae movetur di Autolico, successivamente
legato con i rimanenti dal Maurolico medesimo o verosimilmente in età
posteriore dai nipoti, come mostra il fatto che da c. 9r in poi, testo
di Teodosio ecc., non compaiono più le gore anzidette).
cc. 1*r-4*v |
bianche (tranne c. 1*r che riporta a penna la segnatura
attuale del ms.). |
cc. 1r-7v |
- trattatello dal titolo:
AVTOLYCI DE SPHAERA, QVAE
MOVETVR, LIBER
Il testo si articola in una brevissima introduzione acefala ed in 12
`propositiones', ben distinte le une dalle altre, con dimostrazioni accompagnate
da figure (brevi glosse e aggiunte marginali alle propp. 6, 7, 12; segue
la prop. 7, a c. 4r, uno `scholium'), e termina alla fine con la data:
«+ Messanae .3°. octob(ris) 1534»; nel margine sup. di
c. 1r le antiche segnature: «Codex Colb. 6301. Regius 6596./5.5.»
ed in basso timbro della Bibl. Regia.
Inc.: Sphaerae Puncta aequaliter ferri dicuntur, [...];
Expl.: [...] alterum esse maiorem & alterum minorem. Igitur
omnino erunt ambo maiores quod est propositum.
Il trattatello, senza le dimostrazioni (ma con l'avvertenza: «ex
traditione Maurolyci»), è stato inserito dal Maurolico medesimo
nel `corpus' di scritti sulla geometria della sfera da lui pubblicati nel
1558 (Theodosii Sphaericorum, cit., cc. 61r-62r). |
cc. 8r-8v |
bianche. |
cc. 9r-15r |
- trattatello dal titolo:
+ THEODOSII DE HABITATIONIBVS
LIBER
stesso stile compositivo del trattatello precedente; 12 `propositiones'
con relative dimostrazioni e figure geometriche (le propp. 7 e 8 sono seguite
da `scholia', e presentano anche aggiunte e glosse marginali; la c. 9r
presenta al margine superiore destro la cifra 1, verosimilmente residuo
di un inizio di numerazione non continuata dal Maurolico); in calce al
trattato la data: «+ Messanae .8°. Octob(ris) 1534».
Inc.: SVB SEPtentrionalj polo habitantibus hemisphaerium quidem
mundi [...];
Expl.: [...] quod est spacium .30. dierum, esse: quod est propositi
residuum.
Lavoro edito, i soli enunciati e non le dimostrazioni (ma con l'avvertenza:
«ex traditione Maurolyci»), nel `corpus' sulla sfera, a cc.
62r-62v. |
c. 16v |
bianca. |
cc. 17r-24v |
- Il primo libro di un secondo trattatello di Autolico (dal
Maurolico distinto in 2 libri), dal titolo:
+ AVTOLYCI DE ORTV ET OCCASV
SYDERVM, SIVE PHAENOMEna
Comprende una breve introduzione acefala seguita da un lungo `scholium'
(cc. 17r-17v) e da 14 `propositiones' (si ha anche l'inizio di una quindicesima
proposizione, peraltro cassata dallo stesso Maurolico medesimo con un tratto
continuo di penna), tutte numerate e seguite dalle dimostrazioni distinte
dagli enunciati per una scrittura più minuscola e corsiva con maggiore
impiego di abbreviazioni (le cc. 17-24 presentano una numerazione più
antica, autografa del Maurolico, con le cifre 1-8).
Inc.: STELLARVM Non errantium ortus et occasu alij dicuntur uerj,
alij apparentes. [...];
Expl.: [...] Itaque vndecim signos noctu spectantur, quod est
propositum. |
cc. 25r-36v |
- secondo libro intitolato:
AVTOLYCI PHAENOMENWN LIBER
SECVNDVS, IN QVO
DISTINCTIVS, Q(VAM)
IN PRIMO STELLARV(M) ORTVS
ET OCCASVS DINVMERANTVR
Consta di 13 `propositiones' con relative dimostrazioni (fino a c. 35r),
accompagnate da `scholia' e da corollari (più che nel libro precedente
sono qui presenti correzioni e note marginali e interlineari) e figure
geometriche, più 2 pagine di `exempla' (figure e didascalie, le
cc. 35v-36r; le cc. 25-34 presentano, in continuazione di quella esistente
nel libro che precede, la numerazione antica dovuta al Maurolico con le
cifre 9-18; la c. 35 non era numerata in antico, mentre l'attuale 36 era
la 19).
Inc.: STELLA, QVAE IN SIGNIFERO, Cum ipsomet, In quo sunt signiferi
puncto [...];
Expl.: [...] vt sub vno aspectu Cognoscuntur, quaecumque sunt
ab Autolyco demonstrata.
A c. 36v il seguente colophon a data:
+ Autolycj de ortu & occasu Syderu(m) siue
phaenoménwn i(n) libellis duobus
Industria franciscj
Maurolyci distinctis,
eme(n)datis, locuple-
tatis &
ad miram
facilitatem
redactis finis.
Messanae in freto
siculo .20°. oct(obris)
1534
tw~~/ qew~/ doxa
Ed 11 illustrazioni delle posizioni relative del sole e delle stelle
rispetto alla terra (la 3a linea porta sempre di mano del Maurolico
la parola `finis' cancellata con tratti orizzontali dal Maurolico medesimo
che evidentemente ha pensato ad un colophon più esteso). |
c. 37r |
- Schizzi vari geometrici ed una sigla «In nu[...]»
altrimenti indecifrabile. |
cc. 37v-38v |
bianche. |
c. 39r |
- Schemi di numeri `figurati', seguiti da notazioni varie
(la parola greca fosforos, nome della stella del mattino; un riferimento
assolutamente vago ad «Archimed(is) de Isop(erimetris)»; altro
a «Win(us) congressus comes // episcopus Imp(er)ialis aulae cancellari(us)
// an(n)o regn(i) ei(us) XXiVI», ed infine, dopo un tratto orizzontale
di penna e delle cancellature, la data: «Data Messanae an(n)o Incar(nationis).
d(o |
cc. 39v-40v |
bianche (tranne, a c. 39v, uno schizzo di figura geometrica). |
cc. 1*r-2*v |
bianche (al verso dell'ultima tre linee orizzontali sovrapposte,
a penna). |
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