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NFS

Anche NFS (Network Filesystem) è spesso usato inconsapevolmente dagli utenti.
Svariati server e client collaborano per fare vedere attraverso la rete dei Filesytem come se fossero su dischi locali.
L'utente se ne può rendere conto con il comando df, o mount, che riportano i filesystem remoti preceduti dal nome del server.

Anche NFS è piuttosto debole dal punto di vista della sicurezza, e inoltre l'interazione dei vari demoni di rete lo rende piuttosto delicato.

Collaborano al funzionamento di NFS mountd, lockd, nfsd, rquotad, rstatd, l'automounter e altri ancora.
La coordinazione dei vari demoni necessari a NFS è fatta mediante l'RPC (remote procedure calls), come si può vedere con il comando
rpcinfo  -p  servername.

identd

Anche questo è un server che generalmente gira all'insaputa dall'utente.
Quando un utente apre una connessione con una macchina remota, la macchina remota può chiedere "chi è che si connette con me dalla tale porta ?" interrogando appunto l'identd.
Per vari motivi di privacy sta andando in disuso.

Per testare su una macchina ha il demone attivo, si può usare il telnet:
telnet macchina auth

Sulle macchine delle Aule 3 e 4 non è stato attivato.

inetd, xinetd

Dei vari server di rete, alcuni sono avviati direttamente al boot della macchina, altri sono avviati successivamente dal programma inetd.
Il file di configurazione è /etc/inetd.conf, e può dare una idea di quali dei server siano attivati e quali no.
xinetd è una versione estesa di inetd, e il suo file di configurazione è /etc/xinetd.conf .

Ovviamente se i vari demoni sono avviati direttamente, si può fare a meno di lanciare questi programmi; e infatti nella macchine dell'Aula 3 e dell'Aula 4 non c'è neppure il file /etc/inetd.conf,  


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Laboratorio di Comunicazione mediante Calcolatore - Sergio Steffè - AA 2019/2020 - PISA
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