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 8 - TeX
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nota sulla conversione in file PDF

L' Adobe Portable Document Format o in breve PDF è un formato che è stato creato (come d'altra parte il Postscript suo predecessore) dalla ditta Adobe, che lo mantiene e lo sviluppa; tuttavia viene garantito a chiunque il diritto di creare documenti conformi allo standard PDF (che è depositato come ISO) senza pagare royalities alla Adobe: per questo il PDF è considerato un Open Format.

Infatti leggendo le specifiche del formato(9.4MB, copia locale), che sono pubbliche, si vede come la Adobe da a chiunque il permesso di preparare files nel formato PDF, nonchè di scrivere software che crei o visualizzi files nel formato PDF.
Le uniche condizioni richieste sono che sia inserita l'opportuna scritta di Copyright, e che il software rispetti la trattazione dei permessi di accesso inclusi nei files:
infatti un file PDF può specificare al suo interno che certe parti non possono essere stampate ma solo visualizzate sullo schermo, oppure avere altre restrizioni (password).

La Adobe distribuisce gratuitamente dei programmi (acroread) per visualizzare e stampare files PDF ie a pagamento altri per editarli.
(Ultimamente l'acroread sotto Linux non stampava bene, per cui non è installato nei Laboratori).
Le modifiche subite negli anni dal formato hanno sempre assicurato la massima compatibilità con le versioni vecchie.

Per questi motivi il formato PDF è diventato piuttosto popolare.

Per trasformare un file di TeX in PDF, ci sono molti modi possibili: le differenze più grosse tra un metodo e l'altro sono dovute alla gestione delle fonts e dei disegni eventualmente inclusi nel file TeX.

Infatti il PDF preferisce usare delle fonts arbitrariamente scalabili la cui costruzione a partire da una descrizione puramente geometrica non è così complessa come quella delle fonts descritte dal Metafont: il calcolatore ricrea al volo nella risoluzione e grandezza richiesta i caratteri nell'istante in cui deve visualizzare o stampare una pagina PDF.

Quando si converte un file di TeX in PDF, a seconda delle fonts usate nel file, del programma usato e della disponibilità di fonts sul calcolatore che fa la conversione, può capitare che si riesca ad utilizzare delle fonts scalabili oppure calcolate solo per una ben precisa risoluzione.
Nel secondo caso, a seconda del programma di visualizzazione e stampa e della risoluzione del monitor o della stampante, i risultati possono variare notevolmente.

Va comunque detto che da quando sono state convertite tutte le fonts più usate in matematica in postscript il problema è stato molto ridimensionato.

Qui abbiamo alcuni esempi di conversione di un file tex (esempio.tex ) con vari comandi effettuare alcuni anni fa.

Usando gli appositi programmi è possibile vedere quali sono le fonts usate nei vari casi.

Notiamo infine che esistono programmi Open Source in grado di visualizzare i files PDF, come ad esempio okular, evince, xpdf e gv: quest'ultimo è anche in grado di visualizzare i files Postscript e selezionare per la stampa le sole pagine desiderate.

Se ci sono anche delle figure, occorre scegliere la combinazione di comandi che riesce ad includere anche le figure nel file PDF.
Dipende molto dalla versione dei programmi che si usano, e dal formato in cui sono salvate le figure.
Sul mio calcolatore, attualmente, il pdftex e pdflatex non riescono ad includere le figure se non sono già in formato PDF, e allora devo usare prima il tex o il latex, poi convertire in postscript con il comando dvips (come con dvips -o esempio.ps esempio), ed infine convertire il file Postscript ottenuto in un file PDF con il comando ps2pdf.
 


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