Frequenza di campionamento 44100Hz
2 canali audio a 16 bit ciascuno
Quasi tutte le schede audio sono in grado di usare questo
standard in riproduzione e registrazione.
I DAT e i DVD usano una frequenza di campionamento più elevata,
48000Hz, e opzionalmente un maggior numero di canali.
Apparecchiature professionali possono usare frequenze di campionamento
notevolmente più elevate, fino a 192KHz, e un numero più
elevato di bit per ciascun canale audio, di solito 24 o 32.
Formati di files audio
Sono troppi per elencarli e descriverli in qualcosa che non sia un grosso
tomo.
Intanto ci sono davvero moltissimi parametri che possono variare nei formati.
Abbiamo già visto che si può variare la frequenza di campionamento,
il numero di bits usati per la quantizzazione, il numero di canali audio, il
tipo di curva di risposta (lineare o non lineare). E naturalmente si possono
scegliere diverse rappresentazioni dei numeri (interi col segno, senza segno, float
e con le diverse precisioni disponibili).
C'è poi una incredibile varietà di tecniche di compressione del
segnale.
Infine i dati digitali possono essere variamente impaccati.
In particolare filmati e mezzi audiovisivi includono quasi sempre una o più
traccie audio che hanno a loro volta appositi formati.
La APPLE e la MICROSOFT hanno tentato di mettere in ordine alcuni di questi
standard: i file AIFF e WAV sono nati come dei "contenitori universali", che
hanno in testa uno header che dice quanti pezzi (chunks) contengono, e poi
ciascun chunk ha il suo header che dice che tipo di file sonoro contiene.
Nella pratica si incontrano però dozzine di altri formati audio, e
spesso non è facile fare le opportune conversioni.
Laboratorio Sperimentale di Matematica Computazionale - parte II