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conversione A/D

Il modo più semplice e più usato di convertire un segnale continuo x(t) in un segnale digitale è quello di fissare una frequenza di campionamento f e considerare i valori del segnale solo negli istanti di tempo n/f con n intero da -infinito a +infinito.
In questo modo, invece di avere un segnale continuo, si ha una successione di valori.
Questo procedimento si chiama campionamento.

I valori cosi ottenuti vanno poi arrotondati al valore di macchina più vicino.
Questo procedimento si chiama quantizzazione

Una volta campionato e quantizzato il segnale è tramutato in una successione di numeri rappresentabili all'interno del calcolatore. Il termine cui si riferiscono a volte gli Ingegneri per indicare questo tipo di rappresentazione del segnale mediante la sequenza dei bits che compongono i numeri è PCM cioè "Pulse Code Modulation".

La domanda che sorge spontanea è: quanto buona è questa rappresentazione ?
Come ci si può facilmente immaginare la rappresentazione è tanto migliore quanto più alta è la frequenza di campionamento e quanto maggiore è il numero di bits disponibili per rappresentare ciascun valore.  
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Laboratorio Sperimentale di Matematica Computazionale - parte II
Sergio Steffè - AA 2015/2016 - PISA
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