2.7 Standard per l'immissione in rete
L'editore è responsabile del testo che consegna per
l'immissione in rete. Ne è responsabile scientificamente, è
ovvio, ma anche ``elettronicamente''. Potrebbe infatti
accadere che un testo stampato in modo ineccepibile venga
confezionato in modo tale da rendere impossibile la
sua pubblicazione nel sito, salvo la correzione sistematica
dell'uso deviante di alcuni comandi; o che non sia stata
rispettata la sintassi che permette l'estrazione del testo
dei vari testimoni; o che le figure non siano state
scannerizzate in modo utile; e molti altri inconvenienti.
L'editore dovrà quindi curare che i file che consegna
per la pubblicazione nel sito soddisfino i requisiti
necessari, ed essere disponibile a effettuare (o a trovar il
modo di far effettuare) eventuali modifiche che gli
venissero richieste.
Infine, la ``pubblicazione'' del testo critico nel sito non
è l'equivalente di una pubblicazione in una
rivista. Corrisponde piuttosto alla consegna di una prima
bozza. Anche se il testo che egli aveva stampato sul suo
computer era graficamente ineccepibile, come in tutte le
operazioni di pubblicazione molte cose possono andare
storte: basti che salti un carattere di controllo perché
intere pagine appaiano in corsivo o illeggibili o prive di
apparato critico sullo schermo di chi si collega col nostro
sito. E via dicendo. Va da sé che il webmaster
effettua ed effettuerà un certo controllo prima della
pubblicazione nel sito per impedere scempi cosíVV
macroscopici. Ma errori piú sottili possono ovviamente
sfuggire. E come ogni rivista e ogni casa editrice, il
``Progetto Maurolico'' lascia ai curatori delle edizioni
critiche il diritto (e il dovere) di compiere tale revisione
fine.
Insomma: la responsabilità dell'editore non si esaurisce
nella consegna di un dischetto contenente il suo lavoro, ma è
sottinteso che essa permane fino al momento in cui si
procederà alla pubblicazione finale su compact
disk e in volumi cartacei.
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