Altra trovata che semplifica la vita, sono gli alias definibili.
Il comando alias da solo gli elenca,
unalias serve a cancellare un alias, e
alias nomealias="comando" ne definisce uno.
Una volta definito un alias, lo si può usare al posto del comando.
Quando viene lanciata la bash per prima cosa va a leggere
dei files di configurazione e di inizializzazione generici, installati dal sistemista,
e poi passa a leggere dei files di inizializzazione nella HOME dell' utente: a seconda
della versione, possono chiamarsi .bash_profile o .bashrc o .bash_login o .profile ....
I files che vengono letti (e l'ordine in cui vengono letti) dipendono anche dalla
modalità con cui la bash è stata lanciata, e in particolare la
bash lanciata dal login guarda alcuni files di inizializzazione in più
che non negli altri casi, perchè alcune variabili vengono poi automaticamente
"ereditate" dalle bash non di login (come quelle che possono essere aperte
dagli xterm).
E' possibile scrivere in tali files le proprie definizioni di variabili come per esempio
PATH e PS1 e definire i propri alias preferiti, in modo da ritrovare sempre il proprio
ambiente usuale.
Per esempio aggiungendo a .bashrc la riga
alias emacs="emacs -font 10x20"
si ottiene che emacs usi di default delle fonts più grandi del solito.
Anche quando esce la bash per ultima cosa, dopo aver scritto la .bash_history ,
va ad eseguire i comandi di un file che può chiamarsi .bash_logout o .logout .
Purtroppo a seconda della distribuzione e della versione, i nomi dei vari files di
configurazione variano parecchio, e non sempre la man page relativa alla bash risulta
aggiornata.
Laboratorio di Comunicazione mediante Calcolatore - Sergio Steffè - AA 2019/2020 - PISA