La Ricerca Operativa si
occupa di studiare e di proporre modelli, metodologie ed algoritmi per
problemi di natura ``decisionale''. La parte piu' cospicua dal punto di
vista matematico e' quella relativa ai modelli
del tipo problemi di estremo vincolato (ottimizzazione).
Le fasi salienti dello studio sono dunque:
1) Formulazione del problema decisionale e raccolta dei dati.
2) Costruzione del modello matematico che rappresenta il problema.
3) Ricerca delle proprietà teoriche del modello.
4) Ricerca della soluzione del modello.
5) Costruzione degli algoritmi
e test sperimentali.
Un settore occupazionale
e' costituito dalla ricerca presso Università , enti del C.N.R.
o industrie pubbliche o private.
RICERCA E DIDATTICA
I settori di ricerca che vengono sviluppati
nel Dipartimento di Matematica dell'Università di Pisa sono:
1) Condizioni di ottimalità
per problemi di estremo vincolato,
scalare e vettoriale.
2) Teoria della regolarità
, della dualità , della penalizzazione.
3) Problemi di ``equilibrio'' su reti e disequazioni variazionali.
4) Applicazioni nel campo dei problemi
di trasporto e dell'ingegneria
strutturale.
Vi sono numerose collaborazioni
nazionali ed internazionali di gruppi di Ricerca Operativa ed Ottimizzazione
con quello del Dipartimento di Matematica dell'Università
di Pisa sia ufficiali che informali.
Le discipline insegnate sono:
1) Teoria e Metodi dell'Ottimizzazione
Modulo I e II (Prof. Giannessi)
2) Ricerca Operativa Modulo I e II
(Prof. M. Pappalardo)
Tesi di laurea discusse recentemente:
1) Problemi di minimo vincolato e spazio
immagine.
2) Condizioni di regolarità
per problemi di estremo vincolato scallare e vettoriale.
Il primo sbocco naturale per
chi decide di fare ricerca in questo campo dopo la laurea e' la partecipazione
ai concorsi per l'ammissione ai Dottorati di Ricerca; in particolare il
Dottorato di Ricerca in Matematica dell'Univarsità di Pisa
e il Dottorato
di Ricerca in Matematica Computazionale e Ricerca
Operativa dell'Università di Milano presentano un curriculum
inerente agli studi di Ottimizzazione.
La fisica matematica si propone lo scopo di ridurre la descrizione dei fenomeni naturali a questo schema: asserzione, come assiomi, di pochissime leggi universali; deduzione da esse, come teoremi, del piu' ampio spettro di altre leggi. Prototipo e' il capolavoro di Newton ``Principi matematici della filosofia naturale'' dove i moti dei gravi sulla terra e dei pianeti nel cielo sono descritti a partire dalle stesse leggi.
Tradizionalmente in Italia prevale l'interesse per lo studio di campi relativamente classici della filosofia naturale (il campo complementare essendo occupato dalla fisica teorica). Lungi da essere esauriti, quei campi sono molto vivi, sia perche' la sistemazione razionale di molti settori e' recentissima o ancora da fare, sia perche' tecniche matematiche nuove consentono ora la trattazione di problemi lasciati aperti (si pensi all'uso delle disequazioni variazionali nella teoria della lubrificazione, in quella del filtraggio, all'uso della teoria delle perturbazioni singolari per lo studio dei fenomeni dello strato limite ecc.), sia perche' nuovi materiali recentemente sintetizzati, o nuovi usi di materiali noti, richiedono l'impostazione e soluzione di problemi nuovi (con ricorso non solo all'analisi matematica, ma anche alla Topologia, alla geometria differenziale ecc.). Un campo in grande espansione e' quello della Meccanica Computazionale; esso richiede competenze sia di Fisica Matematica che di Analisi Numerica ed Informatica.
Le possibilità occupazionali
sono tutte quelle della matematica applicata in genere e ovviamente dipendono
molto dallo specifico curriculum del laureato.
RICERCA E DIDATTICA
I corsi attinenti al settore fisico-matematico
tenuti presso il Dipartimento di matematica dell'Universita' di Pisa sono
i seguenti:
Fisica Matematica Modulo II (Prof. P. Farinella)
Istituzioni di Fisica Matematica Modulo
I 3 II (indirizzo generale, Prof. G. Cimatti)
Istituzioni di Fisica Matematica (indir.
app. e did. Modulo I e II Prof. C. Silli)
Meccanica Razionale (Prof. G. Pocci)
Specifici temi di ricerca sono i seguenti:
1) Materiali nuovi, materiali granulari dei cristalli liquidi, miscele, materiali con proprieta' controllabili.
2) Fondamenti della meccanica, della relativita' ristretta e delle teorie alternative. Elettromagnetismo.
3) Studio delle onde di discontinuita' nei continui sottili
anche con struttura
Studio della stabilita' del
moto dei corpi di massa variabile.
4) Meccanica dei fluidi e elettrodinamica dei mezzi continui.
5) Meccanica Computazionale
A titolo esemplificativo si riportano alcuni
titoli di tesi di laurea e di dottorato discusse negli ultimi 5 anni:
- Problemi di propagazione del calore;
- Sul problema di un conduttore riscaldato elettricamente;
- Miscele binarie di fluidi.
La didattica della matematica affronta
i problemi della trasmissione delle conoscenze nei suoi vari aspetti, in
relazione anche ai diversi ordini scolastici: contenuti (cosa insegnare?),
metodi (come insegnare?), valutazione (come verificarel'acquisizione
delle conoscenze e delle abilita' matematiche?), finalita' (perche' sono
preferibili certi contenuti, certi metodi, certi tipi di valutazione rispetto
ad altri?), motivazioni (come suscitare interesse e
favorire una partecipazione attiva degli allievi?), ecc.
A titolo di esempio, si puo' citare un tema
di indagine di particolare attualita': l'impatto dei calcolatori e dell'informatica
sull'insegnamento-apprendimento della matematica.
RICERCA DIDATTICA
I corsi attinenti al settore della didattica della matematica tenuti presso il Dipartimento di matematica dell'Universita' di Pisa sono i seguenti:
Didattica della Matematica Modulo I e II (Prof. V. Villani)
Matematiche Elementari da un
Puntodi Vista Superiore Modulo I e II
(Prof. M.A. Mariotti)
Matematiche Complementari Modulo
I e II (Prof. F. Favilli)
Specifici settori di ricerca nell'area della Didattica della Matematica sono i seguenti:
1) Problematiche curriculari nei vari ordini scolastici
preuniversitari, con riferimento sia alla situazione italiana, sia a
confronti internazionali.
2) Problematiche relative all'insegnamento-apprendimento
della matematica.
In particolare, individuazione
delle difficolta' di apprendimento e ``problem solving''.
3) Fondamenti e logica. In particolare, formazione dei concetti matematici e problemi di visualizzazione in geometria.
4) Uso di tecnologie informatiche come ausilio didattico
nell'insegnamento della matematica.
Il ``seminario didattico'', costituito dai
docenti che operano nel settoredella didattica della matematica, si occupa
anche dell'aggiornamento degli insegnanti in servizio e fornisce consulenza
agli IRRSAE e al Ministero della Pubblica Istruzione per tutti gli
aspetti curriculari della matematica.
Su queste fondamenta, al secondi biennio vengono trattati argomenti piu' avanzati, che, oltre a completare la cultura matematica di base, avranno anche lo scopo di approfondimento di particolari aree a seconda degli indirizzi, e potranno iniziare ad affrontare anche problematiche di ricerca pura o applicata.
Una approfondita preparazione in ambito geometrico
fa parte della formazione di un matematico, qualunque tipo di lavoro sia
poi destinato ad affrontare.
L'affermazione non ha necessita' di essere giustificata
quando si pensi all'insegnamento secondario. E' da notare inoltre come
negli ultimi decenni si sia sempre maggiormente sviluppata l'interazione
tra gli studi di carattere puramente teorico
e le problematiche di carattere applicato. Aree di ricerca quali l'Algebra
e la Geometria Computazionale hanno dato grandi contributi nella direzione
di applicazioni nell'ambito, per esempio, del Trattamento e Riconoscimento
di Immagini, della Computer Graphics, della Robotica. Si e' quindi aperta
una prospettiva di lavoro anche in laboratori ed industrie interessati
in questi problemi.
D'altronde, la ricerca scientifica in Geometria mantiene la sua natura essenzialmente teorica, e la formazione di un giovane nell'ambito dei gruppi di ricerca in Geometria esistenti a Pisa (elencati nel seguito) e' tale da portare spesso alla continuazione degli studi in ambito universitario.
Nell'ambito della ricerca scientifica svolta presso
il Dipartimento di matematica dell'Universita' di Pisa nel settore Geometria,
si possono distinguere diverse sottoaree:
Geometria Algebrica
Teoria delle Singolarita'
Geometria e Topologia delle varieta' reali
Geometria e Topologia in dimensione bassa
Geometria
Differenziale
GEOMETRIA ANALITICA E ANALISI COMPLESSA
La sezione geometria organizza ogni anno cicli di seminari periodici di ricerca e di studio, al quale partecipano anche studenti degli ultimi anni del corso di Laurea e studenti della Scuola di Dottorato, nell'ambito della quale e' aperto un indirizzo in Geometria.
Le ricerche del gruppo si inseriscono nei progetti di Ricerca Nazionali del Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica. Sono attive collaborazioni con altri centri di ricerca italiani (Roma, Genova, Milano, Padova, Firenze, tra gli altri) e stranieri. Citiamo, tra questi, l'Institute for Advanced Study di Princeton, le Universita' di Harvard, Brandeis e il M.I.T., le Universita' di Parigi VI, VII, XI, l'Ecole Normale Supe'rieure di Parigi e di Lyon, l'Institut Fourier de Grenoble, Universita' di Rennes I, di Nizza e di Marsiglia, di Bonn, Regensburg, Gottinga, Munster, di Zurigo, Ginevra e Losanna, di Warwick, Oxford, Liverpool, di Madrid e Santander, di Amsterdam, di Oslo e di Stoccolma, di Mosca e San Pietroburgo, di Tokyo, Kyoto e Nagoya. Le collaborazioni sono spesso inquadrate in contratti europei all'interno del programma Capitale Umano e Mobilita' della Comunita' Europea, come del progetto ERASMUS, dedicato agli studenti.
Gli insegnamenti attivati per l'anno accademico
1997/98 per questa area tematica sono:
Geometria I - Prof. F. Acquistapace
Geometria II - Prof. R. Benedetti
Istituzioni di Geometria Superiore A
- Prof. F. Lazzeri
Istituzioni di Geometria Superiore B (Mod I e
II) - Prof. F. Acquistapace
Geometria Algebrica (Mod I) - Prof. F. Broglia
Geometria Algebrica (Mod II) - Prof. F. Broglia
Geometria Superiore (Mod I) - Prof. R. Benedetti
Geometria Superiore (Mod II) - Prof. R. Benedetti
Geometria Differenziale (Mod I) - Prof. M. Ferrarotti
Geometria Differenziale (Mod II) - Prof. C. Petronio
Topologia Algebrica (Mod I) - Prof. M. Salvetti
Topologia Algebrica (Mod II) - Prof. M. Salvetti
Topologia Differenziale (Mod I) - Prof. M. Galbiati
Topologia Differenziale (Mod II)
- Prof. M. Galbiati
La ``Meccanica spaziale'' si occupa della dinamica dei corpi nello spazio interplanetario: delle orbite dei corpi naturali del sistema solare, delle orbite dei satelliti artificiali e delle sonde interplanetarie, dei movimenti di rotazione e della dinamica interna degli stessi corpi, delle interazioni degli stessi corpi con l'ambiente spaziale (per esempio, pressione di radiazioni, oppure collisioni con meteoriti).
La problematica affrontata va da aspetti estremamente generali di dinamica nonlineare (teoria del caos e dell'ordine), ad aspetti di astronomia del sistema solare, ad aspetti direttamente legati alle missioni spaziali (per esempio per scopi geodetici e geofisici, per l'esplorazione di corpi del sistema solare, per esperimenti di fisica della gravitazione). Percio' questa area tematica e' caratterizzata dall'interdisciplinarita' degli studi e dallo stretto rapporto tra teoria matematica ed applicazioni astronomiche, fisiche ed anche ingegneristiche.
Gli sbocchi professionali, oltre alla
ricerca piu' avanzata, sono specialmente legati al controllo di veicoli
spaziali, all'analisi di missione, al trattamento dati di missioni spaziali;
le migliori possibilita' di impiego sono alle dipendenze (dirette o indirette)
delle agenzie spaziali, nell'industria aerospaziale, oltre che negli enti
pubblici di ricerca.
RICERCA E DIDATTICA
La ricerca attiva a Pisa copre numerosi
argomenti, tra cui:
1) Ordine e caos nei sistemi dinamici della meccanica; stabilita' del sistema solare.
Anche grazie al lavoro svolto in questo gruppo, oggi si sa che la maggior parte delle orbite dei pianeti e corpi minori del sistema sono caotiche, e ciononostante il sistema solare ha conservato la sua struttura dinamica per miliardi di anni. Questi sono i problemi fondamentali della ``Meccanica celeste'', e sono trattati con una peculiare combinazione di metodi numerici ed analitici. (Rivolgersi a: Milani, Nobili)
2) Dinamica e fisica della fascia asteroidale, dei meteoriti,
delle comete.
L'evoluzione delle orbite, ma anche delle
proprieta' fisiche (per es. per ef fetto di collisioni) dei
corpi minori del sistema solare e' oggetto di uno studio interdisciplinare.
Particolarmente importanti gli studi sulle ``famiglie di ateroidi'', frammenti
di collisioni verificatesi milioni di an ni fa, ma ancora identificabili
grazie a sofisiticate tecniche matematiche.
(Milani, Farinella)
3) Geodesia spaziale.
Le orbite di satelliti artificiali sono calcolate
con precisione centimetrica, per dedurne la posizione delle stazioni a
terra, i loro moti (cioe' a deriva dei continenti, gli effetti di marea),
ed altre quantita' di interesse geofisico (come il potenziale gravitazionale
terrestre). Piccolissime perturbazioni, come la pressione della luce, vengono
studiate sia dal punto di vista fisico, che nei loro effetti sulle orbite;
i dati di inseguimento di satelliti geodetici vengono analizzati da grandi
programmi di
calcolo. (Milani, Nobili, Farinella)
4) Esperimenti di fisica fondamentale nello spazio.
Solo al di fuori dell'atmosfera terrestre, ed in caduta libera, e' possibile misurare delle forze estremamente piccole, quali quelle che potrebbero risul tare da una eventuale violazione del principio di equivalenza, o di qualche altra proprieta' fondamentale delle presenti teorie della gravitazione. Ci si occupa di progettare le missioni spaziali che potrebbero compiere simili esperimenti. (Nobili)
5) Rottami spaziali.
Lo spazio attorno alla Terra e' ormai inquinato
da un numero enorme di framm enti e relitti prodotti dall'attivita'
umana nello spazio. Si cerca di model lare l'evoluzione del
fenomeno, e di studiarne l'effetto sui programmi spazi ali
futuri. (Farinella)
6) Scoperta di asteroidi/meteoriti che incrociano l'orbita della terra.
Si cerca di sviluppare un metodo automatizzato
di scoperta di oggetti interplanetari a partire da immagini elettroniche,
e di risolvere il problema dell'identificazione di tali oggetti; ci si
pone poi il problema della evoluzione a lungo termine delle orbite del
tipo dei meteoriti. (Milani, Farinella)
I corsi che riguardano in modo particolare lo studio di questa area tematica sono:
- Meccanica Celeste Modulo I
e II (prof. A. Nobili)
- Meccanica Superiore Modulo
I e II (Prof. A. Nobili)
E' previsto, tra i piani di studio consigliati
per l'indirizzo applicativo del CDL in Matematica, un sottoindirizzo ``Meccanica
Celeste ed Astronomia''.
E' anche prevista la prossima attivazione di un indirizzo
Astronomico del CDL in Fisica, in cui questa area tematica avrebbe spazio.
All'interno del corso di Dottorato in Matematica (consorziato, con sede
a Pisa) si svolgono anche corsi di avviamento alla ricerca in questo campo.
===============================================================================
La Meccanica Spaziale ha la sua sede presso il
Dipartimento di Matematica,
Via Buonarroti 2, 56127 Pisa; rivolgersi alle stanze
118, 120, 126, Tel.
050-844254/844252; Fax 844224; E-mail milani@dm.unipi.it,
nobili@dm.unipi.it
paolof@dm.unipi.it
L'analisi matematica e' una disciplina fondamentale in
molti campi delle scienze pure e applicate. Essa si propone principalmente
di fornire un linguaggio rigoroso e delle metodologie o tecniche di calcolo
(esatto o approssimato) per lo studio di numerosi problemi e fenomeni di
Matematica pura, Informatica, Fisica, Chimica e Biologia.
A molti di questi problemi l'Analisi matematica consente
di dare una rigorosa formulazione, fornisce dei modelli matematici e propone
dei metodi di soluzione.
La didattica nel settore dell'Analisi matematica
si svolge in due parti.
La prima parte, di natura propedeutica, fornisce
le basi essenziali del linguaggio e le metodologie necessarie alla
formulazione e risoluzione dei vari problemi. Essa costituisce un bagaglio
indispensabile in molti settori della ricerca. La seconda parte e'dedicata
all'approfondimento di argomenti piu' specialistici ed alle connessioni
con le altre discipline ed anche all'avviamento alla ricerca.
La ricerca in Analisi matematica puo' essere suddivisa
grosso modo in tre sotto settori:
Analisi infinitesimale, Analisi globale e Analisi
funzionale.
La parte centrale dell'Analisi infinitesimale e' rappresentata
dalla Teoria delle equazioni differenziali (sia ordinarie che alle derivate
parziali), mentre il Calcolo delle Variazioni puo' essere considerato come
l'Analisi globale. L'Analisi funzionale consente di dare un utile inquadramento
a vari problemi di Equazioni differenziali o di Calcolo delle Variazioni.
Vi sono poi altri importanti settori della
ricerca matematica, che pur non facendo parte dell'Analisi, sono ad essa
strettamente collegati. Fra questi, si possono citare la Geometria differenziale,
l'Analisi complessa e la Teoria dei Controlli.
Al di fuori dell'ambito strettamente matematico,
numerosi sono i settori della Fisica classica e della Fisica teorica che
si basano su fondamenti di Analisi Matematica o sui quali l'Analisi esercita
un ruolo primario. Possiamo citare ad esempio: La Meccanica razionale,
la Meccanica analitica, la Meccanica dei fluidi, la Termodinamica, La Meccanica
quantistica e relativistica, l'Elettromagnetismo, la Teoria dei campi
e la Teoria di gauge.
Inoltre, la Teoria delle Probabilita' e Statistica e'
fondata sull'Analisi. La teoria delle equazioni differenziali stocastiche
e' un
campo che utilizza le tecniche dell'analisi insieme a
quelle della teoria delle probabilita'.
ATTIVITA' DIDATTICA
L'insegnamento propedeutico dell'Analisi matematica si
svolge, nel primo biennio, in due corsi annuali fondamentali per tutti
gli studenti di Matematica, Fisica e Informatica. Esso consiste nello studio
delle funzioni di una e piu' variabili reali, con il calcolo differenziale
e integrale, e nella teoria delle equazioni differenziali ordinarie.
Il secondo biennio si articola in alcuni corsi caratterizzanti
del settore Analisi e in una vasta scelta di Corsi complementari aventi
un carattere piu' specializzato. Istituzioni di Analisi Superiore, Analisi
Superiore, Equazioni Differenziali, Analisi Funzionale sono i corsi caratterizzanti
del settore.
PERSONALE DOCENTE
Il personale docente del settore e' formato da otto
professori ordinari, sei professori associati e sei ricercatori.
Nell'insegnamento dei corsi complementari, ci si avvale
anche di alcuni docenti della Facolta' di Ingegneria. Tutti gli studenti
sono affidati ad un docente come tutore; questi ha il compito di consigliare
gli studenti a lui affidati e di aiutarli nella loro
formazione universitaria.
L'Analisi matematica rappresenta anche uno dei
principali settori della Scuola di Dottorato di ricerca. Diversi tesi del
dottorato di ricerca nel settore di Analisi sono state discusse, negli
ultimi anni, sotto la guida di docenti del nostro Corso di Laurea. Il programma
del dottorato di ricerca si svolge in consorzio con le universita' di Bari,
Lecce e Parma.
ATTIVITA' DI RICERCA
La ricerca nel settore dell'Analisi matematica,
attualmente svolta nel nostro Dipartimento si rivolge alle principali problematiche
della Teoria delle Equazioni alle Derivate Parziali, lineari o non lineari,
del Calcolo delle Variazioni e dell'Analisi funzionale.
CALCOLO DELLE VARIAZIONI
Il Calcolo delle Variazioni si occupa di problemi
che descrivono fenomeni di carattere globale o "in grande" (come ad esempio
l'energia totale di un sistema fisico) e studia la questione di minimizzare
o massimizzare certe quantita' globali (detti "funzionali") che misurano
significative grandezze geometriche o fisiche (ad esempio, l'energia),
e di determinare, quando cio' appare possibile, anche i corrispondenti
punti critici.
A titolo d'esempio si puo' citare il problema
delle superfici minime, che rappresenta uno dei problemi classici del Calcolo
delle Variazioni. Esso consiste nella ricerca e nello studio delle superfici
dello spazio la cui area e' la piu' piccola possibile fratutte le aree
delle superfici aventi per bordo un'assegnata curvadello spazio.
Varie generalizzazioni di questo problema, in
particolare lo studio del moto di una superficie secondo la curvatura media,
costituiscono la cosidetta Teoria Geometrica della Misura [L. Modica, G.
Buttazzo, M. Giaquinta, V.M. Tortorelli]. Si possono considerare funzionali
piu' generali che contengono informzioni di tipo geometrico come la curvatura
gaussiana o di tipo fisico come tensori di ordini superiori. Applicazioni
armoniche e il problema di Yamabe di interesse per la Geometria
Differenziale sono trattati con metodi del Calcolo delle Variazioni.
Altri importanti problemi di Calcolo delle
Variazioni, che provengono in modo naturale dalla Matematica applicata,
sono il
problema di minimizzare certi "funzio nali di costo"
(Teoria dell'Ottimizzazione) o certi funzionali dell'energia di sistemi
fisici
soggetti a vincoli naturali, in particolare il problema
dei cristalli liquidi [G. Buttazzo, L. Modica].
Rientrano poi nel Calcolo delle Variazioni vari problemi
di Analisi non lineare, come lo studio dell'esistenza e della molteplicita'
di soluzioni di equazioni differenziali non lineari o di disequazioni variazionali,
i problemi di biforcazione, i problemi di "esponente critico" e vari altri
problemi connessi [A. Marino, D. Passaseo, P.Majer]
Vi sono inoltre diversi problemi matematici di
stretto significato fisico o chimico, come i problemi di "transizione
di fase" in
materiali composti, i problemi di "omogenizza zione"
o "rilassamento", il problema del controllo ottimo di dominio che sono
studiati nell'ambito del Calcolo delle Variazioni. [L. Modica,
G. Buttazzo].
Infine, sono oggetto di studio certe classiche questioni
di tipo variazionale che originano dalla Geometria differenziale, come
il problema delle geodetiche su varieta' riemanniane
[A. Marino, D. Passaseo].
I principali metodi
usati per lo studio dei problemi di esistenza nel Calcolo delle Variazioni
sono le tecniche dell'Analisi funzionale nonlineare, e strumenti della
Topologia (punti fissi, grado topologico di Leray e Schauder) o di Topologia
algebrica. In particolare la teoria di Lusternik - Schnirelman, la teoria
di Morse con le sue varie generalizzazioni dovute a Palais, Smale, Bott
ed altri. I problemi di regolarita' delle soluzioni sono invece principalmente
trattati facendo uso della teoria di equazioni differenziali.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
La motivazione principale per lo studio delle equazioni
differenziali deriva da varie questioni di Geometria o di Fisica. Le leggi
che descrivono i fenomeni fisici "in piccolo" sono per lo piu' formulate
nel linguaggio delle equazioni differenziali.
Molte equazioni differenziali (come le equazioni di Eulero)
derivano da principi variazionali, e cioe' da un funzionale (la Lagrangiana)
che rappresenta l'energia di un sistema fisico. Le equazioni differenziali
che si ottengono in questa maniera si dicono di tipo variazionale. Come
e' gia' stato accennato all'inizio vari problemi connessi con la Geometria
locale e con la Fisica sono alle base della teoria diequazioni differenziali
sia di tipo lineare che di tipo nonlineare. I problemi di esistenza (locale
o globale), unicita' e regolarita' delle soluzioni sono le questioni fondamentali
della Teoria delle equazioni differenziali.
Le piu' comuni equazioni (o sistemi di equazioni) possono venire classificate
nei tre tipi: equazioni ellittiche, paraboliche
e iperboliche. Tale classificazione consente di trattare equazioni e sistemi
dello stesso tipo nella stessa maniera e con tecniche comuni. Vi
sono comunque moltissime equazioni che non appartengono a nessuna di queste
tre classi, come ad esempio l'equazione di Schrodinger di importanza fondamentale
nella teoria quantistica, l'equazione di Korteweg - de Vries.
Inoltre, la classificazione in tipi corrispondono
in molti casi alla natura fisica dei fenomeni descritti da questi equazioni.
Ad esempio, le equazioni di tipo ellittico descrivono fenomeni stazionari,
che nascono in problemi di Elasticita', della eletrostatica, della teoria
dei campi magnetici, etc., le equazioni paraboliche descrivono invece i
fenomeni di diffusione, come la trasmissione del calore, infine le
equazioni di tipo iperbolico caratterizzano i fenomeni di propagazione
delle onde (Acustica, Ottica, elettromagnetica). Questioni di tipo
diffrazione, rifrazione delle onde in ottica e in elettromagnetismo
conducono a problemi di tipo misto, dove le tecniche moderne di ottica
geometrica e di analisi microlocale giocano un ruolo fondamentale.
I principali temi di ricerca nel campo delle equazioni
differenziali sono i seguenti:
Esistenza e regolarita' di soluzioni diequazioni
( o sistemi) lineari di tipo ellittico o parabolico, con coefficienti discontinui
o di equazioni o sistemi non lineari [S.Campanato, A. Tarsia]
Sistemi ellittici sovra determinati e vari altri problemi
di Geometria e Analisi complessa [M. Nacinovich]
Equazioni di tipo parabolico, equazioni astratte di evoluzione
lineari e nonlineari, teoria dei semi-gruppi, teoria dei controlli
deterministici o stocastici [P. Acquistapace, Carminati]
Problemi dell' unicita' e della risolubilita' locale
per equazioni di tipo iperbolico o di tipo principale. Risolubilita' nella
classe
delle funzioni analitiche reali, o nelle classi di Gevrey,
di equazioni lineari debolmente iperboliche [F. Colombini, S. Spagnolo]
Risolubilita' locale e regolarita' analitica delle soluzioni
di equazioni debolmente iperboliche semi-lineari. La risolubilita' globale
di problemi di Cauchy iperbolici non lineari con dati iniziali piccoli.
La risolubilita' e la regolarita' per equazioni di tipo
Kirchhoff [M. Ghisi, S. Spagnolo]
Applicazioni del calcolo para-differenziale a problemi
iperbolici non lineari. Analisi microlocale e propagazione delle singolarita'
di soluzioni di equazioni iperboliche lineari. Proprieta' degli operatori
integrali di Fourier associati a varieta' lagrangiane o simboli singolari
e applicazioni per problemi di scattering ed altri problemi inversi.
[F. Colombini, M.K.V. Murthy]
Problemi della propagazione e interazione nonlineare
delle singolarita' per equazioni semilineari e quasilineari. Studio
di
onde conormali rispetto superfici (e varieta') associate
in modo naturale con operatori iperbolici nonlineari e analisi microlocale
nonlineare. Studio di punti singolari dei sistemi differenziali nella categoria
analitico reale (o olomorfa) - sistemi differenziali con punti singolari
(di tipo Fuchsiano) e sistemi olonomi di equazioni micro-differenziali
e collegamento dell' indice di irregolrita' di tali sistemi con sistemi
di equazioni micro-differenziali che operano fra spazi di funzioni e funzionali
generalizzati di tipo Gevrey. Teoria delle funzioni risorgenti e equazioni
a derivate parziali di tipo Fuchsiano.[M.K.V. Murthy]
Negli ultimi anni si e' evidenziato una stretta connessione
sia per la metodologia che per i risultati che si derivano fra diversi
campi di ricerca matematica quali i sistemi differenziali, geometria algebrica
e differenziale, analisi complessa, analisi funzionale ed anche alcuni
aspetti della fisica teorica come la teoria di gauge, cosmologia e meccanica
quantistica.
ANALISI FUNZIONALE
Problemi di geometria classica si sono posti e studiati
in cosi' detti spazi euclidei - nel linguaggio matematico uno spazio vettoriale
di dimensione finita, munito con una struttura hilbertiana, che consente
misurare le distanze, angoli ecc. Tutta via le formulazioni matematiche
delle questioni di analisi richiedono studio di funzioni (funzionali
e operatori, lineari e nonlineari) in spazi di dimensione infinita.
Spazi di Hilbert e di Banach sono spazi di questo tipo che permettono estensioni
naturali delle nozioni fondamentali di geometria euclidea.
L'analisi funzionale si occupa di questo tipo di
problematiche e quindi studia spazi di Hilbert e loro generalizzazioni,
funzioni e operatori limitati e illimitati su
tali spazi. La teoria di Riesz -Fredholm per certi classi di operatori
lineari e limitati (operatori compatti) ha conseguenze
importanti nello studio di equazioni e sistemi differenziali di tipo ellittico
che a loro volta provengono da problemi di geometria differenziale e di
fisica matematica. Il cosiddetto problema di autovalori o piu'
in generale, quello dello spettro di operatori differenziali lineari si
studiano realizzandogli come operatori non limitati in opportuni spazi
funzionali generalizzati muniti con strutture hilbertiane.
La teoria di semi - gruppi di operatori su spazi di Hilbert
e' strettamente collegata con diversi questioni associati alle
equazioni di tipo evoluzione specie a quelle del tipo
parabolico o iperbolico. Inoltre, le tecniche dell'analisi funzionale lineare
e
nonlineare costituiscono un' importante parte della
metodologia in tutti rami dell'anilisi matematica.
L'analisi funzionale si occupa di questo tipo di
problematiche e quindi studia spazi di Hilbert e loro generalizzazioni,
funzioni e e operatori limitati e illimitati su tali
spazi. La teoria di Riesz -Fredholm per certi classi di operatori
lineari e limitati (operatori
compatti) ha conseguenze importanti nello studio di equazioni
e sistemi differenziali di tipo ellittico che a loro volta provengono da
problemi di geometria differenziale e di fisica matematica. Il
cosiddetto problema di autovalori o piu' in generale, quello dello spettro
di operatori differenziali lineari si studiano realizzandogli come operatori
non limitati in opportuni spazi funzionali generalizzati muniti con strutture
hilbertiane.
La teoria di semi - gruppi di operatori su spazi di Hilbert
e' strettamente collegata con diversi questioni associati alle
equazioni di tipo evoluzione specie a quelle del tipo
parabolico o iperbolico. Inoltre, le tecniche dell'analisi funzionale lineare
e
nonlineare costituiscono un' importante parte della
metodologia in tutti rami dell'anilisi matematica.
Alcuni argomenti di ricerca del settore di analisi funzionale
sono i seguenti:
Teoria di semi gruppi e applicazioni, operatori monotoni
e generalizzazioni, equazioni di Hamilton-Jacobi [P. Acquistapace,
Carminati]
La matematica interviene come strumento indispensabile nello studio dei problemi del mondo reale. I modelli matematici permettono infatti di descrivere in modo adeguato l'evolversi di fenomeni del mondo che ci circonda. Si presenta da una parte il problema di "tradurre" matematicamente il problema reale in forma matematica (fase di modellizzazione), dall'altra il problema di individuare metodi efficienti per "calcolare numericamente" la soluzione (fase di analisi e risoluzione). Calcolare numericamente significa applicare un numero finito di operazioni aritmetiche e/o logiche ad un insieme finito di numeri reali (i dati) per ricavare un altro insieme finito di numeri reali (i risultati) che fornisca la massima informazione sulla soluzione del problema. L'Analisi Numerica interviene in questa seconda fase nello sviluppo ed analisi di strumenti e metodologie matematiche che permettano di individuare ed analizzare metodi di risoluzione (algoritmi) efficienti per una vasta classe di problemi concernenti principalmente l'Analisi Matematica e l'Algebra Lineare.
Anche se l'Analisi Numerica ha origini molto antiche (i primi riferimenti a tal proposito risalgono agli antichi babilonesi che utilizzavano dei metodi numerici per approssimare soluzioni di equazioni di primo grado), essa ha avuto un enorme sviluppo solo di recente con l'introduzione degli elaboratori elettronici (computers). Ai tradizionali metodi sviluppati nei secoli scorsi si sono recentemente affiancati dei sofisticati metodi di risoluzione numerica che sono diventati strumenti indispensabili nella risoluzione di molti problemi della vita quotidiana (previsioni meteorologiche, esami clinici quali TAC e RNM, trasmissione ed elaborazione di informazioni digitalizzate, simulazione differenziale, guida automatica, telefonia cellulare).
Per certi problemi, lo sviluppo dei metodi numerici ha prodotto una accelerazione nei tempi di risoluzione, maggiore di quella prodotta dallo sviluppo della tecnologia dei calcolatori negli ultimi 30 anni. L'utilizzazione dei metodi numerici e, più in generale, di matematica computazionale, avviene a livello scientifico ormai in ogni disciplina e, a livello industriale, nelle industrie tecnologicamente più avanzate. La matematica ha infatti profondamente modificato il modo di produzione industriale. Ad esempio, nella progettazione e realizzazione di un prodotto (automobile, aereo satellite, centraline telefoniche, ecc.) viene generalmente costruito un modello matematico che descrive il comportamento del prodotto sotto diverse condizioni. Risolvendo numericamente il problema matematico con l'ausilio di un computer, si raccolgono preziose informazioni sul comportamento del prodotto allo studio. Questa simulazione matematica permette di correggere e migliorare il progetto senza dover costruire fisicamente un costoso e talvolta anche pericoloso prototipo.
Gli sbocchi occupazionali sono nell'ambito della ricerca scientifica e tecnologica (università, CNR, altri organi o istituti di ricerca), e nell'industria. Un altro sbocco, comune agli altri indirizzi, è l'insegnamento.
L'attività di ricerca nel settore dell' Analisi Numerica èquanto mai viva ed ha avuto una notevole espansione negli ultimi anni.
RICERCA E DIDATTICA
La attività di ricerca a Pisa viene svolta principalmente nei seguenti settori:
Presso il Corso di Laurea in Matematica sono impartiti i seguenti insegnamenti Analisi Numerica 1o modulo (Prof. D. Bini), Analisi Numerica 2o modulo (Prof. D. Bini), Calcoli Numerici 1o modulo (Prof. O Menchi), Calcoli Numerici 2o modulo (Prof. D. Bini). La Scuola di Dottorato di Matematica dell'Università di Pisa prevede un corso di indirizzo numerico.
Alcune tesi di laurea in matematica nel settore dell'Analisi Numerica discusse negli ultimi anni sono:
La storia della matematica consente di ripercorrere la genesi e l'evoluzione nel tempo delle idee e delle tecniche matematiche, e contribuisce a sfatare il luogo comune secondo cui la matematica sarebbe una scienza statica e ormai cristallizzata, nella quale non c'e' piu' nulla da scoprire.
Essa non richiede - almeno ad un primo approccio - particolari prerequisiti, se non una buona conoscenza dei contenuti dei corsi del primo biennio di matematica e, soprattutto, un reale interesse culturale verso la storia e le sue problematiche. In certi campi puo' essere necessaria, se non addirittura indispensabile per un serio lavoro di ricerca, la conoscenza di lingue quali il greco e il latino per la matematica antica, il latino per quella dell'epoca moderna, il tedesco, il francese e l'inglese per quella contemporanea.
Come esempio di un interesse tipico dello
storico della matematica si potrebbe citare il ``caso'' Galileo. Affrontare
la complessa vicenda culturale, scientifica e umana dello scienziato pisano
richiede la conoscenza dei suoi testi e delle
sue scoperte, del contesto culturale e politico in cui essi si collocarono,
richiede di riuscire a ricostruire il senso che aveva per il suo autore
un particolare problema (ad es. la determinazione della legge di caduta
dei gravi) evitando traduzioni affrettate e fuorvianti in termini moderni.
E' attraverso questo lavoro che la storia della matematica diventa uno
strumento che permette di capire il passato per illuminare il presente
e, per converso, di utilizzare le nostre problematiche per ricostruire
la scienza che ci ha precedut i.
RICERCA E DIDATTICA
L'unico corso pienamente attinente al settore
di storia della matematica tenuto presso il Dipartimento di Matematica
e'
Storia delle matematiche
Mod. I e II (prof. P.D. Napolitani)
Va tuttavia tenuto conto che presso il Dipartimento
si tengono con
frequenza seminari e conferenze di storia delle matematiche;
in particolare vi si svolgono alcune delle riunioni del Seminario di Storia
delle Matematiche delle Universita' toscane e che Pisa e' la sede di un
seminario di lavoro e ricerca internazionale, All'alba della matematica
moderna: l'opera di Francesco Maurolico, le cui sessioni si tengono 4-5
volte l'anno.
Inoltre, all'interno del Dottorato in Matematica
con sede a Pisa e' stato recentemente attivato un percorso di Storia, che
dovrebbe permettere allo studente interessato di formarsi una professionalita'
specifica in questo settore e fornire, d'altro canto, una piu' completa
panoramica culturale per i dottorandi in altri settori matematici.
Sono inoltre attivati a Pisa un corso di Storia della Fisica (prof. Roberto Vergara Caffarelli; corso di laurea in Fisica); un corso di Storia della Scienza e della Tecnica (prof. Tito Tonietti, corso di laurea in storia); un corso seminariale di Storia della Scienza presso la Scuola Normale Superiore (prof. Speiser).
In questo campo sono state assegnate negli
ultimi anni alcune tesine e tesi di laurea.
Le prospettive di lavoro per chi si laurea
in questo settore e intenda mettere a frutto le specifiche conoscenze acquisite,
sono principalmente nell'ambito della ricerca pura. Va detto che una preparazione
specifica nel settore puo' da un lato aprire
possibilita' in settori quali il giornalismo scientifico o il lavoro redazionale
presso case editrici, dall'altro costruire un importante bagaglio culturale
per il futuro insegnante. Possibilita' di impiego potrebbero aprirsi anche
presso biblioteche con fondi matematici antichi, presso biblioteche di
dipartimenti scientifici e presso musei di storia della scienza.
Specifici settori di ricerca in quest'area
attivi a Pisa sono:
1) Matematica rinascimentale e moderna:
- il ritorno dei classici della matematica
greca; le relazioni fra l'eredita ' scientifica
medievale e la nuova sensibilita'
umanistica.
- la nascita e lo svilupparsi della geometrizzazione
del mondo fisico; Galilei e la sua scuola; la matematica gesuitica; le
nuove tecniche degli
indivisibili: Valerio, Cavalieri e Torricelli;
- la nascita della nuova algebra simbolica
e la sua applicazione alla geometria: Francois Viete e la sua scuola;
alla rivoluzione
cartesiana e la nascita della matematica moderna.
2) Matematica contemporanea:
- le trasformazioni dell'algebra nella seconda meta' del XIX secolo: l'opera di Kummer e Dedekind;
- il pensiero e l'opera di Hermann Weyl,
in particolare i lavori sulle rappresentazioni dei gruppi continui e sul
modello
``geometrico'' del continuo;
- il processo di formalizzazione da Felix
Klein a David Hilbert con il conseguente conflitto contro l'intuizionismo
di L.E.J.
Brouwer e seguaci;
- teorie matematiche della scale musicali:
dal Rinascimento fino a Schonberg.
L'algebra e' lo studio delle strutture astratte, ossia degli oggetti matematici che, anche se si presentano in modi diversi ed appaiono nell'ambito di differenti teorie matematiche, tuttavia possiedono proprieta' formali estrema mente simili e sono percio' accomunabili in un'unica teoria astratta. Per esempio, i numeri interi e i polinomi in una variabile a coefficienti reali hanno proprieta' pressocche' identiche se si considera la loro struttura di anello, cioe' la loro struttura rispetto alle operazioni usuali di addizione e moltiplicazione. Le strutture fondamentali dell'algebra sono gli insiemi forniti di operazioni, quali i gruppi (che sono dotati di una operazione e comprendono per esempio molti insiemi di trasformazioni geometriche, strutture aritmetiche quali le classi di congruenza e strutture combinatorie come le permutazioni), gli anelli e i campi (dotati di due operazioni, che comprendono gli interi, i polinomi, le serie di potenze e le matrici), i moduli e gli spazi vettoriali (dotati di due operazioni, una delle quali dipende da un insieme di costanti opportuno), i reticoli e le algebre di Boole, che mimano le operazioni di unione, intersezione e complemento degli insiemi.
La teoria dei numeri e' estremamente variegata ed ha diversi sottosettori; essa si avvale di volta in volta di strumenti algebrici, analitici, geometrici, combinatori e probabilistici. La parte piu' famosa della teoria dei numeri e' probabilmente quella che riguarda la distribuzione dei numeri primi e i legami che ci sono fra la struttura additiva e moltiplicativa dei numeri naturali (problema dei primi gemelli, ossia coppie di primi della forma (p,p+2) e congettura di Goldbach, che dice che ogni numero pari si puo' scrivere come somma di due primi). Tra le altre problematiche, ricordiamo lo studio e la risoluzione delle equazioni diofantee, ossia con variabili intere (si pensi per esempio al famosissimo problema delle soluzioni intere dell'equazione di Fermat $x^n+y^n=z^n$, oggi completamente risolto) affrontati anche con metodi di tipo geometrico; l'approssimazione diofantea, ossia lo studio delle approssimazioni di numeri irrazionali mediante razionali, la dimostrazione della irrazionalita' o trascendenza di alcuni numeri classici e la determinazione delle loro migliori approssimazioni; lo studio delle estensioni algebriche dei numeri razionali, l'estendibilita' del concetto di fattorizzazione unica a tali strutture e la determinazione effettiva di metodi di fattorizzazione.
Le prospettive di lavoro per chi si laurea nei
settori di algebra e teoria dei numeri sono principlamente nell'ambito
della ricerca pura. Tuttavia recentemente si e' sviluppato un filone di
ricerca di tipo algoritmico che permette l'applicazione a numerose situazioni
pratiche. In particolare molti sistemi per la codificazione segreta come
quelli attualmente in uso per codici personali di identificazione (sistema
bancario, sistemi di sicurezza, etc.) si basano su operazioni relativamente
semplici in una direzione ma estremamente complesse nella direzione opposta,
come la moltiplicazione di numeri primi e la sua opposta, cioe' la scomposizione
di un numero come prodotto di fattori primi. Queste ed altre applicazioni
permettono impieghi di prestigio anche in settori legati all'industria
e in generale al mondo produttivo. In ogni caso uno sbocco professionale
rilevante, come per qualsiasi laureato in matematica, e' l'insegnamento
presso scuole di qualsiasi ordine e grado.
RICERCA E DIDATTICA
I principali settori di ricerca sono i seguenti.
ALGEBRA COMPUTAZIONALE
I principali temi di ricerca nell'ambito
dell'algebra computazionale sono:
1) Analisi e miglioramento degli algoritmi di algebra
commutativa, con particolare riguardo alla metodologia delle basi di
Groebner.
2) Implementazione di algoritmi e sviluppo dei sistemi di calcolo algebrico.
3) Metodi seminumerici per la risoluzione dei sistemi di equazioni polinimiali.
4) Sviluppo di metodologie e applicazioni nel campo
della geometria algebrica reale.
TEORIA DEI NUMERI
1) Approssimazione diofantea, irrazionalita' e misure di irrazionalita' di costanti classiche.
2) Stime effettive per l'approssimazione di numeri algebirici mediante numeri razionali.
3) Studio di equazioni diofantee mediante metodi geometrici (curve ellittiche e varieta' abeliane).
4) Proprieta' aritmetiche dei polinomi nelle parti
frazionarie dei numeri reali ed applicazioni alle soluzioni algebriche
delle
equazioni differenziali
di tipo ipergeometrico.
5) Fattorizzazione dei primi nei campi di numeri; metodi effettivi e teoremi di densita'.
6) Polinomi a coefficienti p-adici: criteri per
la fattorizzazione e densita' dei polinomi irriducibili.
La Scuola di Dottorato di Matematica dell'Universita' di Pisa prevede diversi sottosettori, uno dei quali e' dedicato all'algebra e alla teoria dei numeri.
Le principali collaborazioni con altri enti di
ricerca sono le seguenti:
- Institute for Advanced Study di Princeton, New Jersey (USA);
- Universite' de Paris;
- Universite' de Bordeaux;
- Universite' de Metz;
- Universitat Ulm;
- Universita' di Venezia;
- Universita' di Genova;
- Universita' di Pavia.
I corsi attivati nel settore nell'anno accademico
1997-98 sono i seguenti:
- Algebra (prof. Pardini)
- Istituzioni di Algebra Superiore Modulo I e II (prof. Dvornicich)
- Algebra Superiore Modulo I (dott. Del Corso)
- Algebra Superiore Modulo II (prof. Traverso)
- Teoria dei Numeri Modulo I (prof. Dvornicich)
- Approssimazione diofantea (per il dottorato
di ricerca, prof. Amoroso)
- Equazioni diofantee (per il dottorato di
ricerca, prof. Schlickewei)
Il Calcolo delle probabilita', che si puo' genericamente definire come lo studio matematico dei fenomeni aleatori, e' al giorno d'oggi una teoria matematica perfettamente formalizzata, legata in modo assai stretto alla teoria della misura e dell'integrazione (tanto da poter essere considerata, secondo autorevoli matematici, come un capitolo speciale di questa teoria).
La Statistica matematica (o Inferenza statistica) si puo' identificare con la teoria delle decisioni in condizioni d'incertezza: essa fornisce un complesso di tecniche matematiche, piu' o meno raffinate, che permettono, in condizioni d'incertezza, di scegliere le decisioni che rendano minime o massime certe quantita', di natura probabilistica, legate alle conseguenze delle decisioni stesse.
Nelle applicazioni della matematica alla fisica e alla tecnica, il tradizionale uso di schemi deterministici ha ceduto il passo, gia' da gran tempo, a un impiego massiccio di modelli aleatori. L'impiego di siffatti modelli e' poi pratica corrente nelle applicazioni della matematica alle scienze economiche e sociali. Di qui l'evidente importanza della probabilita' e della statistica nella preparazione di un matematico dell'indirizzo applicativo.
Va sottolineato che le applicazioni piu' importanti della
probabilita' riguardano i cosiddetti processi stocastici ed esigono
un apparato matematico molto ricco e sofisticato. L'approfondimento di
questo apparato, dei suoi rapporti con numerose altre
strutture matematiche e delle insospettabili ``applicazioni''
che se ne possono trarre nell'ambito della stessa matematica tradizionale
e' poi di grande utilita' anche per il matematico ``puro'', e non puo'
quindi mancare, al giorno d'oggi, nel suo bagaglio culturale.
Infine, considerando il rapido diffondersi delle materie probabilistiche e statistiche nell'insegnamento secondario, non puo' sfuggire l'importanza di queste materie nella preparazione del futuro insegnante di matematica.
RICERCA E DIDATTICA
La ricerca svolta presso l'Universita' di Pisa si inserisce in un progetto di Ricerca Nazionale (finanziato dal Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica e Tecnologica), dal titolo ``processi stocastici'', al quale partecipano ricercatori di altre 12 sedi universitarie italiane, ed in un progetto Finalizzato del CNR dal titolo ``Decisioni stocastiche, teorie ed applicazioni'' (sottoprogetto ``Modelli per i mercati finanziari''). Si tratta di una ricerca di base, volta ad approfondire lo studio dei processi stocastici e dell'integrazione stocastica, sia nell'ambito della probabilita' classica che in quello della cosiddetta ``probabilita' quantistica''. Tra i temi di ricerca, si puo' segnalare:
1) teoria generale dei processi stocastici
2) inferenza statisitca dei processi stocastici
3) applicazioni del calcolo stocastico alla finanza
4) problemi di esistenza e stabilita' per equazioni differenziali stocastiche
5) equazioni differenziali stocastiche tipo Navier--Stokes
Sono importanti i seguenti insegnamenti:
Calcolo delle Probabilita' I e II modulo (Prof. Letta)
Statistica Matematica I modulo (prof. M.
Pratelli)
II modulo (prof. P.A. Zanzotto)
Alcune recenti tesi di dottorato o di laurea:
- valutazione del prezzo delle opzioni americane: metodi statistici
- applicazione ai modelli statistici della nozione di convergenza stabile
- convergenza stabile e scambiabilita'
- rappresentazione delle martingale come integrali stocastici:
applicazioni ai modelli dei mercati finanziari.
Alcune delle tesi di laurea discusse negli ultimi due anni:
- Indipendenza condizionale, leggi condizionali, scambiabilita'.
- Dal moto browniano all'equazione di Schrodinger.
- Inferenza statistica per processi stocastici stazionari
e loro generalizzazio
ni.
- Sequenze finite e infinite di variabili aleatorie scambiabili e loro applicazioni alla statistica.
- La Statistica robusta.
- La scambiabilita' e il teorema di de Finetti: recenti
sviluppi e applicazioni.
All'inizio di questo secolo assistiamo ad
un intensificarsi delle ricerche logico-fondazionali a seguito della crisi
dei fondamenti della matematica verificatasi con la scoperta di una serie
di paradossi concernenti la natura degli insiemi
infiniti di Cantor.
Sotto l'influenza delle idee di Hilbert la logica matematica si e' andata successivamente caratterizzando come quella disciplina che studia le relazioni esistenti tra gli oggetti della matematica (che comprendono delle entita' infinite) e il linguaggio formale (per sua natura finito) attraverso cui il matematico parla di questi oggetti. Questo tipo di analisi ha portato ad una chiarificazione del rapporto tra ``verita'' e ``dimostrabilita''' e, con i risultati di Godel, alla individuazione di alcuni limiti intrinseci del ragionamento formalizzato.
Intorno agli anni `30 la logica si e' arricchita di un nuovo capitolo concernente lo studio degli algoritmi e della calcolabilita' permettendo ad esempio di dimostrare che alcuni problemi non sono risolubili in modo algoritmico, cioe', diremmo oggi, con un calcolatore.
I settori di ricerca della logica matematica si possono distinguere in:
1) Critica dei fondamenti;
2) Teoria degli insiemi;
3) Teoria dei modelli;
4) Teoria della calcolabilita' e della complessita';
5) Teoria della dimostrazione e matematica
costruttiva.
Oltre che nell'insegnamento i laureati
in logica matematica possono trovare uno sbocco professionale in settori
dell'area informatica.
All'universita' di Pisa l'insegnamento e
la ricerca nel settore della logica matematica viene svolto da docenti
che afferiscono a vari dipartimenti e tra i quali sussistono rapporti di
collaborazione scientifica.
Matematica (prof. A. Berarducci)
Scienze della informazione (prof. E. Borger)
Ingegneria, Matematica (prof. M. Forti)
Filosofia (prof. E. Moriconi)
Esiste in Italia la associazione AILA (Associazione
Italiana Logica Matematica) che fornisce via rete informazioni sulle attivita'
afferenti la logica in Italia (convegni, dottorato, concorsi, borse di
studio, ecc.). La associazioneEACSL (European Association Computer Science
Logic) coordina le attivita' afferenti all'area interdisciplinare logica
matematica-informatica, e organizza una serie di convegni sia in Italia
che all'estero. La associazione SILFS (Societa'
italiana logica e filosofia della scienza) organizza una serie di convegni
nazionali di logica e filosofia della scienza e pubblica un bollettino
periodico. E' attivo in Italia il dottorato in Logica Matematica
presso le universita' di Siena e Milano.