Dati registro
insegnamento: Teoria Geometrica
della
Misura
codice: 225AA
corso di studi: Matematica
(WMA-LM)anno
accademico: 2016-2017
responsabile: Giovanni Alberti
docente: Giovanni Alberti
totale ore: 50
Lezioni
- Mer 01/03/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Presentazione del corso.
Il problema di Plateau (ricerca delle superfici di area minima
con
bordo assegnato) come linea guida: difficoltà e descrizione
sommaria
dei possibili approcci. La seconda parte del corso sarà dedicata
all'approccio basato sugli insiemi di perimetro finito,
presentando
tutti i dettagli della teoria. La prima parte del corso è
dedicata ai
concetti di base della teoria (misure di Hausdorff e insiemi
rettificabili).
Richiamo (senza dimostrazioni) di alcune nozioni di base di
teoria
della misura.
Misure positive, integrazione, teorema di
Lebesgue-Radon-Nykodim, etc.
Misure con segno e misure a valori vettoriali: definizione,
massa
(variazione totale) e rappresentazione come prodotto di una
misura
positiva per una densità a valori reali o vettoriali. Lo spazio
delle
misure vettoriali come duale dello spazio delle funzioni
continue.
- Ven 03/03/2017 11:00-13:00 (2 ore) lezione.
Ripasso dei prerequisiti di teoria della misura. Convergenza di
una
successione di misure (nella topologia debole star) e
compattezza.
Proprietà di una successione di misure positive che convergono
debole:
semicontinuità inferiore sugli aperti e semicontinuità superiore
sui
compatti. Convergenza in variazione.
Nozione di misura esterna su un insieme, e di insieme misurabile
secondo Caratheodory. Teorema: gli insiemi misurabile secondo C.
formano una sigma-algebra, e la restrizione della misura a
questa
sigma-algebra è sigma-additiva. Teorema: se una misura è
additiva sui
distanti allora i misurabili secondo C. includono i
Boreliani.
- Mer 08/03/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Costruzione alla Caratheodory di una misura esterna.
Misura di Hausdorff d-dimensionale: definizione e proprietà
fondamentali.
Dimensione di Hausdorff di un insieme.
- Ven 10/03/2017 11:00-13:00 (2 ore) lezione.
Insieme di Cantor: calcolo della dimensione di Hausdorff e
dimostrazione del fatto che la misura di Hausdorff
corrispondente è
finita e positiva.
Simmetrizzazione di Steiner e dimostrazione della disuguaglianza
isodiametrica.
Dimostrazione del fatto che la misura di Hausdorff
k-dimensionale
in R^k coincide con la misura di Lebesgue (usando anche il
seguente
lemma, la cui dimostrazione è rimandata alla lezione successiva:
un
insieme E in R^k può essere ricoperto con una famiglia di palle
chiuse
tale che la somma delle loro misure secondo Lebesgue eccede di
poco
quella di E).
- Lun 13/03/2017 16:00-18:00 (2 ore) lezione.
Teoremi di ricoprimento: lo scopo è ricoprire in maniera
ottimale (da
specificare) un insieme dato E con palle prese da una famiglia
data.
Prima versione: lemma di ricoprimento alla Vitali su spazi
metrici, e teorema di ricoprimento di Vitali per misure
"doubling" (si
ricopre quasi tutto E con palle disgiunte; variante: si ricopre
tutto E
con palle non necessariamente disgiunte per cui la somma delle
misure
eccede di poco quella di E).
Dimostrazione del lemma di ricoprimento utilizzato nella lezione
precedente.
- Mer 15/03/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Teorema di ricoprimento di Besicovitch e corrispondenti teoremi
di
ricoprimento per misure (finite) qualunque in spazi euclidei.
- Mer 22/03/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Applicazioni dei teoremi di ricoprimento allo studio della
densità
degli insiemi.
Data una misura mu localmente finita su uno spazio euclideo (o
doubling su uno spazio metrico qualunque), la densità di un
insieme E
rispetto a mu è uguale a 1 quasi ovunque in E e a 0 quasi
ovunque fuori
da E.
Dato un insieme E con misura di Hausdorff d-dimensionale
localmente finita, la densità d-dimensionale di E è zero
H^d-quasi
ovunque fuori da E, mentre la densità superiore è finita e
positiva
H^d-quasi ovunque in E.
- Ven 24/03/2017 11:00-13:00 (2 ore) lezione.
Altre applicazione dei teoremi di ricoprimento.
Date due misure finite lambda e mu, la densità di lambda
rispetto a
mu (definita come limite del rapporto delle misure delle
palle...) è
uguale alla densità di Radon-Nikodym in mu-quasi ogni punto.
Il limite approssimato in senso L^p di una funzione in L^p(mu)
esiste e coincide in quasi ogni punto con il valore della
funzione.
- Ven 31/03/2017 11:00-13:00 (2 ore) lezione.
Altre applicazioni dei teoremi di ricoprimento.
Per una misura data dal prodotto di una densità localmente
sommabile per la misura di Hausdorff d-dimensionale, la densità
superiore d-dimensionale è finita e positive quasi ovunque.
Caratterizzazione in termini di densità d-dimensionale delle
misure localmente finite che si possono scrivere come prodotto
di una
densità per la misura di Hausdorff d-dimensionale.
- Mer 05/04/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Frattali auto-simili associati ad un insieme finito di
similitudini
contrattive su R^n (costruzione di Hutchinson): definizione,
caratterizzazione come punto fisso di un'opportuna mappa dallo
spazio
dei sottoinsiemi compatti di R^n in sé, calcolo della
dimensione, e
dimostrazione del fatto che la corrispondente misura di
Hausdorff è
finita e positiva.
Esempi significativi di frattali auto-simili: insieme di Cantor,
curva
di von Koch ("fiocco di neve"), triangolo di Sierpinski,
"Sierpinski
carpet".
- Ven 07/04/2017 11:00-13:00 (2 ore) lezione.
Misure invarianti su un gruppo topologico G (anche dette misure
di
Haar): teorema di esistenza ed unicità (con dimostrazione nel
caso di G
gruppo compatto commutativo).
Misure (localmente finite) su uno spazio metrico X invarianti
rispetto all'azione di un gruppo G. Esempio di non esistenza e
alcuni
casi in cui si ha esistenza (G è commutativo, oppure X è il
quoziente
di G rispetto ad un sottogruppo chiuso).
Applicazione: costruzione della misura integral-geometrica
d-dimensionale.
Esempio di insieme nel piano con misura integral-geometrica
1-dimensionale nulla e misura di Hausdorff 1-dimensionale
positiva.
Proprietà fondamentali delle mappe Lipschitziane: compattezza,
lemma di estensione di MacShane, teorema di estensione di
Kirszbraun
(senza dimostrazione), proprietà di Lusin rispetto alle funzioni
C^1
(dimostrazione rimandata alla lezione successiva).
- Mer 12/04/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Teorema di Rademacher: una funzione Lipschitziana su R^n è
differenziabile (Lebesgue) quasi ovunque. Il risultato è
dimostrato
facendo vedere che le funzioni Lipschitziane sono (localmente)
di
classe di Sobolev W^{1,infinito}, e che le funzioni continue di
classe
W^{1,p} con p>n sono differenziabili quasi ovunque.
Proprietà di Lusin delle funzioni di Lipschitz con le funzioni
C^1: dimostrazione basata sulla regolarizzazione "locale" fuori
da un
compatto in cui la funzione è differenziabile con resto
uniforme.
Dimostrazione alternativa con il teorema di estensione di
Whitney (solo
accennata).
- Mer 03/05/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Formula dell'area per mappe C^1 tra superfici di classe C^1
della
stessa dimensione.
Definizione di insieme d-rettificabile in uno spazio metrico X
(insieme che può essere ricoperto a meno di un sottoinsieme H^d
nullo
da una famiglia numerabile di immagini Lipschitziane di R^d).
Caratterizzazioni equivalenti nel caso Euclideo X=R^n (in
particolare, in termini di ricoprimento con superfici
d-dimensionali di
classe C^1).
Proprietà di base degli insiemi d-rettificabili; ruolo del
sottoinsieme
H^d nullo che appare nella definizione.
- Ven 05/05/2017 11:00-13:00 (2 ore) lezione.
Definizione di insieme d-puramente non rettificabile. Esempi di
insiemi
nel piano 1-puramente non rettificabili ma con dimensione
arbitrariamente vicina a 2. Scomposizione di un insieme H^d
finito in
parte d-rettificabile e parte d-puramente non rettificabile.
Caratterizzazione degli insiemi d-rettificabili in termini della
densità d-dimensionale (teorema di Marstrand-Mattila-Preiss,
senza
dimostrazione).
Caratterizzazione degli insiemi H^d finiti e d-puramente non
rettificabili in termini delle proiezioni d-dimensionali
(teorema di
Besicovitch-Federer).
Definizione (non puntuale) di fibrato tangente per un insieme
d-rettificabile.
Prima caratterizzazione puntuale del fibrato tangente nel caso
di
insiemi d-rettificabili (localmente) H^d-finiti in termini di
esistenza
in quasi ogni punto del piano tangente approssimato (definizione
debole).
- Lun 08/05/2017 16:00-18:00 (2 ore) lezione.
Definizione (forte) di piano tangente approssimato ad un insieme
localmente H^d-finito E in un punto x, tramite il blow-up in x
della
misura H^d ristretta ad E. Teorema fondamentale: se E è
d-rettificabile
allora il piano tangente esiste in quasi ogni punto (e coincide
con il
fibrato tangente definito in precedenza).
Primo criterio di rettificabilità "facile": se un insieme E
ammette in ogni punto un cono tangente in senso classico (con
asse di
dimensione d) allora E è d-rettificabile.
- Mer 10/05/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Secondo criterio di rettificabilità "facile": se un insieme E è
(localmente) H^d-finito, ha densità d-dimensionale inferiore
positive
in quasi ogni punto, e ammette un cono tangente approssimato
(con asse
di dimensione d) in quasi ogni punto, allora E è
d-rettificabile.
Attenzione: è sempre possibile trovare un insieme compatto H^d
finito
in R^n (con d < n) con densità d-dimensionale inferiore nulla
in
ogni punto (costruzione di un esempio per n=1, d<1).
Differenziabilità tangenziale quasi ovunque per una mappa
Lipschitziana definita su un insieme d-rettificabile di R^n (e a
valori
in R^m) e formula dell'area. Ingredienti base della
dimostrazione
(appena accennata): proprietà di Lusin con le funzioni C^1 e
proprietà
(N) di Lusin.
- Ven 12/05/2017 11:00-13:00 (2 ore) lezione.
Rapida introduzione alla teoria delle funzioni BV in più
variabili (in
stretta analogia con la teoria delle funzioni di Sobolev).
Definizione delle funzione BV su un aperto di R^n come le
funzione
in L^1 con gradiente distribuzionale rappresentato da una
misura.
Caratterizzazione in termini di finitezza della variazione
totale.
Funzioni BV in dimensione uno, e confronto con la teoria
classica delle
funzioni a variazione limitata.
Proprietà di BV come spazio funzionale: teorema di estensione e
teorema di approssimazione con funzioni regolari (dimostrazione
appena
accennata).
- Lun 15/05/2017 16:00-18:00 (2 ore) lezione.
Ulteriori proprietà dello spazio BV: immersioni di Sobolev (non
dimostrate), caratterizzazione di BV(R^n) in termini di
traslazioni,
teorema base di compattezza per le funzioni BV.
Operatore di traccia (costruzione appena accennata). Attenzione:
l'operatore di traccia non è continuo rispetto alla convergenza
"debole"; questo si riflette in una difficoltà sostanziale per
quanto
riguarda l'esistenza di soluzioni di problemi variazionali con
condizioni di Dirichlet al bordo.
Definizione di insiemi di perimetro finito. Teorema base di
compattezza
per gli insiemi di perimetro finito.
- Mer 17/05/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Formula di coarea per mappe C^1 (senza dimostrazione) e cenno
all'estensione alle mappe Lipschitziane.
Approssimazione degli insiemi di perimetro finito con insiemi
regolari.
Formulazione di un problema di tipo Plateau per superfici di
codimensione uno in termini di insiemi di perimetro finito, con
particolare attenzione alla formulazione della condizione al
bordo);
esistenza della soluzione per compattezza e semicontinuità.
Formulazione del problema della capillarità in termini di
insiemi
di perimetro finito. Esistenza delle soluzioni (modulo la
semicontinuità del funzionale di capillarità, che verrà
dimostrata in
seguito).
- Lun 22/05/2017 16:00-18:00 (2 ore) lezione.
Relazione tra perimetro e misura della frontiera (topologica)
per un
insieme di perimetro finito.
Esistono insiemi di perimetro finito la cui frontiera è tutto
R^n,
ed in particolare è H^{n-1} infinita. Esistono anzi insiemi di
perimetro finito per cui il supporto della derivata della
funzione
indicatrice (e quindi anche la frontiera di ogni rappresentante)
coincide con tutto R^n.
Alcune classi di insiemi per cui il perimetro coincide con la
misura della frontiera (frontiera regolare a tratti, frontiera
Lipschitziana, etc.)
Ogni insieme con frontiera di misura H^{n-1} finita ha perimetro
finito.
- Mer 24/05/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Definizione di frontiera essenziale di un insieme E (insieme dei
punti
in cui la densità n-dimensionale di E non è né 1 né 0, oppure
non
esiste).
Enunciato del teorema di struttura degli insiemi di perimetro
finito (De Giorgi-Federer): se E ha perimetro finito allora la
frontiera essenziale è (n-1)-rettificabile, il perimetro
coincide con
la misura H^{n-1} della frontiera essenziale, e vale la solita
formula
per la derivata della funzione indicatrice di E.
(Viceversa non dimostrato: se la misura H^{n-1} della frontiera
essenziale è finita allora E è di perimetro finito.)
Definizione di frontiera ridotta di un insieme di perimetro
finito,
e riformulazione del teorema di struttura in termini di
frontiera
ridotta.
Inizio della dimostrazione del teorema di struttura.
- Ven 26/05/2017 11:00-13:00 (2 ore) lezione.
Completamento della dimostrazione del teorema di struttura per
insiemi
di perimetro finito.
- Lun 29/05/2017 16:00-18:00 (2 ore) lezione.
Alcuni argomenti sparsi.
Dimostrazione della semicontinuità inferiore del funzionale di
capillarità introdotto in precedenza.
Variazione prima "dell'area" (cioè della misura H^{n-1}) per un
insieme
d-rettificabile in R^n.
Espressione della variazione prima in termini della curvatura
per una
superficie con bordo di classe C^2 e dimensione n-1.
Conseguenza: una superficie di area minima (rispetto ai
competitori con
lo stesso dato al bordo) ha curvatura media nulla.
- Mer 31/05/2017 14:00-16:00 (2 ore) lezione.
Variazione del perimetro per un insieme di perimetro finito, e
condizioni necessarie di minimalità (versione debole della
condizione
di curvatura media nulla).
Definizione di varifold intero d-dimensionale in R^n con
curvatura in
L^p.
Teorema: se E è un insieme di perimetro minimo (nel senso
opportuno) allora la frontiera essenziale di E è chiusa e
coincide con
la frontiere topologica (di un opportuno rappresentante di E) e
quindi
il perimetro di E coincide con la misura H^{n-1} della
frontiera.
- Gio 01/06/2017 16:00-18:00 (2 ore) lezione.
Struttura dei continui (= insiemi compatti e connessi) di
lunghezza
finita in R^n.
Ogni insieme di questo tipo è connesso per archi rettificabili,
è
1-rettificabile (e anzi è l'immagine di un unico cammino
rettificabile), e ammette retta tangente in senso classico in
quasi
ogni punto.
Teorema di semicontinuità di Golab: la lunghezza (misura H^1) è
semicontinua inferiormente per tutte le successioni di continui
che
convergono in distanza di Hausdorff ad un continuo.
Calibrazioni per superfici di codimensione uno: l'esistenza di
una
calibrazione implica la minimalità della superficie.
Dimostrazione della minimalità del cono di Simons in R^8 per
calibrazione.