Dati registro
insegnamento: Analisi
Matematica I
codice: 004AA
corso di studi: Ingegneria
Gestionale (IGE-L)
anno accademico: 2016-2017
responsabile: Giovanni Alberti
docente: Giovanni Alberti
totale ore: 119 (lezione:
79
ore, esercitazione: 40 ore)
Lezioni
- Mer 28/09/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Presentazione del corso: programma, cosa è essenziale sapere,
modalità dell'esame, mailing list, pagina web del docente,
materiale didattico e libri di testo.
Alcuni esercizi di riscaldamento.
- Mer 28/09/2016 14:30-15:30 (1 ora) lezione.
Ripasso delle nozioni di base.
Grafici delle funzioni elementari: funzioni lineari e potenze.
Operazioni sui grafici: dato il grafico di f(x), disegnare
quello di
f(x)+a e quello di f(x+a).
- Mer 28/09/2016 15:30-16:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sui grafici di funzioni elementari.
- Gio 29/09/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Grafici delle funzioni elementari: funzioni esponenziali e
logaritmo
(sempre in base "e").
Operazioni sui grafici: dato il grafico di f(x) disegnare quelli
di:
a*f(x) con a>0, f(ax) con a>0, -f(x), f(-x).
Funzioni pari, funzioni dispari, e interpretazione grafica di
queste
definizioni.
- Ven 30/09/2016 10:30-11:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sui grafici di funzioni elementari. Disegnare il
grafico di
|f(x)| e di f(|x|) a partire dal grafico di f(x).
- Ven 30/09/2016 11:30-12:30 (1 ora) lezione.
Nozioni di base di trigonometria: seno, coseno e tangente di un
angolo,
significato geometrico, formule fondamentali.
- Sab 01/10/2016 10:30-11:30 (1 ora) lezione.
Funzioni periodiche e loro grafici.
Grafico delle funzioni sen(x), cos(x), tan(x).
Coordinate polari di un punto del piano; passaggio dalle
coordinate
cartesiane alle coordinate polari e viceversa.
- Sab 01/10/2016 11:30-12:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sui grafici di funzioni.
- Mer 05/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Notazione per gli intervalli.
Definizione intuitiva di funzione da un dominio X in un
codominio Y,
con X e Y insiemi generici.
Funzioni definite da formule (con X sottoinsieme di R e Y=R) e
loro
insieme di definizione.
Altri esempi di funzioni.
Immagine di una funzione.
- Mer 05/10/2016 14:30-16:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sui grafici di funzioni.
- Gio 06/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Definizione di funzione inversa.
L'inversa g di una funzione f esiste se e solo se f è iniettiva
e
surgettiva (con dimostrazione del "solo se").
Esempi di calcolo dell'inversa: f = funzione lineare,
esponenziale,
potenza dispari. Esempio di inversa "imperfetta": la radice
quadrata
come inversa di x^2.
Com'è fatto il grafico della funzione inversa g? Il grafico x =
g(y) coincide con il grafico y = f(x), il grafico y = g(x) si
ottiene
riflettendo il grafico y = f(x) rispetto alla retta y = x.
- Ven 07/10/2016 10:30-11:30 (1 ora) esercitazione.
Altri esempi di funzioni inverse "imperfette": arcsin, arccos,
arctan.
Esercizi collegati.
- Ven 07/10/2016 11:30-12:30 (1 ora) lezione.
Limiti di funzioni: significato intuitivo e definizione precisa.
- Sab 08/10/2016 09:30-11:30 (2 ore) lezione.
Esempio di limite che non esiste, limite destro e limite
sinistro.
Definizione di funzione continua. Le funzioni elementari sono
continue,
la funzioni ottenute combinando funzioni continue (ed in
particolare
combinando funzioni elementari) sono continue. Discussione di
diversi
esempi.
- Sab 08/10/2016 11:30-12:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sui limiti e sulle funzioni continue (discussione di
diversi
esempi).
- Mer 12/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Alcune proprietà elementari dei limiti (non dimostrate): il
limite della somma è la somma dei limiti, il limite del prodotto
è il prodotto dei limiti, etc. etc. (limite del rapporto, limite
delle funzioni composte).
Estensione delle precedenti "regole" al caso di limiti infiniti;
situazioni che non si possono risolvere facilmente ("forme
indeterminate": infinito meno infinito, infinito per zero, zero
diviso
zero, etc.).
Esempi.
- Mer 12/10/2016 14:30-16:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sui limiti, esercizi sparsi su diversi argomenti
trattati in
precedenza.
- Gio 13/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Definizione di derivata come limite del rapporto incrementale.
(Motivazione geometrica: scrivere l'equazione della retta
tangente al
grafico di una funzione in un punto dato.)
Calcolo delle derivate: elenco delle derivate di tutte le
funzioni
elementari e delle varie "regole" (derivata della somma, del
prodotto,
del rapporto, e della funzione composta).
Esempi di applicazione delle
regole. (Le dimostrazioni sono rimandate alle lezioni
successive.)
- Ven 14/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Alcune interpretazioni fisiche della derivata: definizione di
velocità (scalare e vettoriale) e portata (di una conduttura).
Dimostrazione delle regole di derivazione, e delle formule per
le
derivate delle funzioni elementari (tranne le funzioni
trigonometriche).
- Sab 15/10/2016 09:30-10:30 (1 ora) lezione.
Dimostrazione delle formule per le derivate delle funzioni
trigonometriche (sin, cos, tan) e delle funzioni trigonometriche
inverse (arcsin, arccos, arctan).
- Sab 15/10/2016 10:30-11:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sul calcolo delle derivate, e sull'applicazione del
significato geometrico di derivata.
- Sab 15/10/2016 11:30-12:30 (1 ora) lezione.
Definizione di massimo e minimo di un insieme E di numeri reali.
Definizione di estremo superiore e inferiore di un insieme E
dato da
un'unione finita di intervalli.
Definizione di valore massimo e minimo di una funzione,
definizione di
punti di massimo e minimo (assoluti) di una funzione.
Teorema di Weierstrass sull'esistenza dei punti di massimo e
minimo.
Esempi.
- Mer 19/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Prime applicazione delle derivate allo studio delle proprietà
qualitative delle funzioni.
Definizione di punti di massimo e minimo di una funzione
relativi ad un
sottoinsieme del dominio; definizione di punti di massimo e
minimo
locale.
Teorema: in un punto di massimo o minimo locale interno al
dominio la
derivata si annulla (con dimostrazione).
Ruolo delle ipotesi.
Procedura per la ricerca dei punti di massimo e minimo
(assoluti) di
una funzione.
- Mer 19/10/2016 14:30-16:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sulla ricerca dei punti di minimo e massimo (assoluti)
di una
funzione.
- Gio 20/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Altre applicazione delle derivate allo studio delle proprietà
qualitative delle funzioni.
Definizione di funzione crescente e strettamente crescente
(rispettivamente: decrescente e strettamente decrescente).
Teorema principale: caratterizzazione delle funzioni crescenti e
decrescenti (in un intervallo) in termini di segno della
derivata.
Giustificazione geometrica e dimostrazione dettagliata usando i
teoremi
di Rolle, Lagrange e Cauchy (dimostrati a loro volta).
- Ven 21/10/2016 10:30-11:30 (1 ora) esercitazione.
Esempio di studio del grafico di una funzione.
Problema collegato: determinare il numero di soluzioni di
un'equazione.
- Ven 21/10/2016 11:30-12:30 (1 ora) lezione.
Definizione di insieme convesso (nel piano).
Definizione di funzione convessa (rispettivamente concava) in
termini
della convessità del sopra-grafico (rispettivamente del
sotto-grafico). Concavità e convessità di una funzione
relativamente ad un sotto-intervallo del dominio. Espressione
della
convessità di una funzione come disuguaglianza.
- Sab 22/10/2016 09:30-10:30 (1 ora) lezione.
Caratterizzazione delle funzioni convesse o concave in termini
di segno
della derivata seconda (giustificazione geometrica).
- Sab 22/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sullo studio qualitativo dei grafici di funzioni e
applicazioni: calcolo del numero di soluzioni di un'equazione,
verifica
della validità di una certa disequazione, risoluzione di un
problema di ottimizzazione, etc.
- Mer 26/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Teorema di de L'Hôpital (enunciato informale ed enunciato
preciso) con
dimostrazione in un caso particolare.
Confronto di "infiniti e infinitesimi": nozione di funzione
trascurabile
rispetto ad un'altra (f(x) << g(x) per x che tende a...);
introduzione della notazione "o piccolo" (f(x) = o(g(x)) per x
che
tende a...).
Esempi significativi: confronto tra logaritmo, potenze ed
esponenziali
per x che tende all'infinito; confronto tra logaritmo e potenze
(negative) per x che tende a zero.
- Mer 26/10/2016 14:30-16:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi basati sul confronto delle funzioni elementari (visto
alla
lezione precedente).
Esercizi legati allo studio di funzioni (tipo quelli della
seconda
parte dello scritto).
- Gio 27/10/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Confronto di "infiniti e infinitesimi": nozione di equivalenza
asintotica di due funzioni (f(x) ~ g(x) per x che tende a...).
Esempi.
Proprietà fondamentali e principio di sostituzione degli
infiniti / infinitesimi nei limiti. definizione di parte
principale di
una funzione per x che tende a 0 o a +infinito. Applicazione al
calcolo
dei limiti.
Nozione di "o grande" (f=O(g)) (definizione "semplificata" con
il
limite del rapporto e definizione generale). Esempi di uso di
questa
notazione. Relazioni tra o(x^a) e O(x^b) al variare di a e b
(caso x
-> +infinito e caso x -> 0).
- Ven 28/10/2016 10:30-11:30 (1 ora) lezione.
Notazione compatta per la somma.
Fattoriale (di un numero intero).
Polinomio di Taylor (P_d) di ordine d di una funzione f (nel
punto
x=0); resto di Taylor (R_d) e sviluppo di Taylor: f(x) = P_d(x)
+
R_d(x). Teorema dello sviluppo di Taylor: il resto è o(x^d),
anzi O(x^{d+1}), formula di Lagrange per il resto.
Primo esempio fondamentale: sviluppo di Taylor di e^x.
- Ven 28/10/2016 11:30-12:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sul calcolo delle parti principali (e dei limiti)
usando gli
sviluppi di Taylor.
- Sab 29/10/2016 10:30-12:30.
Lezione non tenuta
per assenza
del docente, già recuperata in
precedenza facendo tre ore di lezione per diversi
sabati.
- Mer 02/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Calcolo degli sviluppi di Taylor di e^x , cos(x), sin(x).
Lo sviluppo di Taylor (in 0) delle funzioni pari contiene solo i
termini di grado pari, quello delle funzioni dispari contiene
solo i
termini di grado dispari (con dimostrazione).
Relazione tra lo sviluppo di Taylor di una funzione e quello
della
derivata (con dimostrazione).
- Mer 02/11/2016 14:30-15:30 (1 ora) lezione.
Calcolo dello sviluppo di Taylor di log(1+x), (1+x)^a (casi
particolari: 1/(1+x), 1/(1-x)); definizione dei coefficienti
binomiali
"a su n" con a reale e n intero.
- Mer 02/11/2016 15:30-16:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sull'uso degli sviluppi di Taylor per il calcolo delle
parti
principali.
- Gio 03/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sul calcolo dei limiti e delle parti principali usando
gli
sviluppi di Taylor.
Calcolo della parte principale della somma di due funzioni a
partire
dalle loro parti principali.
- Ven 04/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Dimostrazione del teorema dello sviluppo di Taylor (con resto in
forma
di "o grande" e con resto in forma di Lagrange).
Coefficienti binomiali "d su n" con d e n interi, alcune
semplici
proprietà e formula alternativa (dimostrate), calcolo tramite il
triangolo di Tartaglia (senza dimostrazione). Formula del
binomio di
Newton.
- Sab 05/11/2016 09:30-11:30 (2 ore) lezione.
Osservazione: ogni polinomio grado d coincide con il suo
polinomio di
Taylor (in 0) di grado d (o più).
Dimostrazione della formula del binomio di Newton, prima nel
caso
particolare (1+x)^d e poi nel caso generale (a+b)^d.
Sviluppo di Taylor di una funzione in un punto x_0 diverso da 0.
Propagazione degli errori: stima di |f(x+h)-f(x)| in termini
dell'errore h e di una costante che maggiora |f'|.
- Sab 05/11/2016 11:30-12:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi (su parti principali e sviluppi di Taylor) svolti in
aula
degli studenti presenti.
- Mer 09/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Ripasso veloce: numeri naturali, interi, e razionali (e a cosa
servono). Perché i razionali non bastano a misurare in modo
esatto tutte le grandezze.
I numeri reali, intesi come numeri con espansione decimale
finita o
infinita, periodica o non periodica.
I numeri razionali sono tutti e soli i numeri reali con
espansione
decimale finita o periodica (con dimostrazione nel caso di due
esempi
concreti).
Definizione di estremo superiore e inferiore di un qualunque
sottoinsieme di numeri reali. Completezza dei numeri reali: un
insieme
limitato superiormente (inferiormente) ammette estremo superiore
(inferiore), con accenno di dimostrazione.
Applicazione della completezza: il teorema di esistenza degli
zeri (per
una funzione continua su un intervallo con valori discordi agli
estremi; la dimostrazione è rimandata alle lezioni
successive).
- Mer 09/11/2016 14:30-16:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi su sviluppi di Taylor e parti principali.
- Gio 10/11/2016 10:30-11:30 (1 ora) lezione.
Dimostrazione "astratta" del teorema di esistenza degli zeri
(solo
accennata).
Calcolo approssimato di uno zero di una funzione continua
tramite il
metodo di bisezione (e seconda dimostrazione del teorema di
esistenza
degli zeri).
Esempio concreto della procedura: calcolare la soluzione
dell'equazione
x^5 + x - 1 = 0 compresa tra 0 e 1 con errore inferiore a
10^{-3}.
- Gio 10/11/2016 11:30-12:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sparsi sugli argomenti della prima metà del
corso.
- Ven 11/11/2016 10:30-11:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi lunghi (da "seconda parte" dello scritto) su studi di
funzioni, parti principali, etc.
- Ven 11/11/2016 11:30-12:30 (1 ora) lezione.
Integrali: definizione di integrale (definito) di una funzione
positiva
come area del sottografico; definizione di integrale una di
funzione a
segno variabile.
Approssimazione degli integrali con somme finite (somme di
Riemann) nel
caso delle funzioni continue (senza dimostrazione).
- Sab 12/11/2016 10:30-12:30.
Lezione non tenuta, per
concomitanza con la prima prova in itinere
(dalle 9 alle 13.30).
- Mer 16/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Approssimazione dell'integrale con somme finite (richiamo della
lezione
precedente). Applicazione al calcolo (esatto!) dell'integrale da
0 a 1
di x^2.
Applicazioni dell'integrale alla fisica: calcolo dello spazio
percorso
da un punto che si muove a velocità nota, calcolo del lavoro
fatto da una forza non costante su un punto che si muove lungo
un
segmento.
Definizione di primitiva e teorema fondamentale del calcolo
integrale
(la dimostrazione è rimandata alla lezione seguente). Esempi di
calcolo di integrali definiti.
Approccio generale al calcolo degli integrali definiti e
indefiniti
(primitive): elenco delle primitive di alcune funzioni
elementari, e
"regole" (rimandate alla lezione successiva).
- Mer 16/11/2016 14:30-16:30 (2 ore) lezione.
Calcolo di integrali definiti e indefiniti (primitive): formula
per
l'integrale della somma di due funzioni, formula per l'integrale
del
prodotto di una funzione per una costante, formula di
integrazione per
parti. Dimostrazione di queste regole ed esempi di uso. Formula
di
cambio di variabile (senza dimostrazione) ed esempi di uso.
Dimostrazione del teorema fondamentale del calcolo
integrale.
- Gio 17/11/2016 09:30-10:30 (1 ora) lezione.
Formula di cambio di variabile negli integrali definiti ed
indefiniti:
possibili varianti, con esempi di uso. Dimostrazione della
formula
nella variante più semplice.
Ultime osservazioni sul calcolo degli integrali definiti e
indefiniti
(integrazione di funzioni pari e dispari su intervalli
simmetrici,
etc.).
- Gio 17/11/2016 11:30-12:30 (1 ora) lezione.
Esercizi sul calcolo di integrali definiti e indefiniti
(primitive).
- Ven 18/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Calcolo di aree e volumi: l'area di una figura piana è data
dall'integrale delle lunghezze delle sezioni ortogonali ad una
retta
data; il volume di una figura solida è dato dall'integrale delle
aree delle sezioni ortogonali ad una retta data. Giustificazione
di
entrambe le formule (per la seconda si dà per nota la formula
per il volume del cilindro retto di base qualunque_.
Esempi significativi: il volume della sfera e del cono.
Esercizi sul calcolo delle aree.
- Sab 19/11/2016 09:30-10:30 (1 ora) lezione.
Volume del cono con base qualunque, con dimostrazione.
Formule dei volumi dei solidi di rotazione (cioè quelli dati
dalla rotazione del sottografico di una funzione attorno
all'asse delle
x oppure delle y) con dimostrazione / giustificazione.
- Sab 19/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sul calcolo di integrali, aree e volumi.
- Mer 23/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Velocità e accelerazione (intese come vettori) di un punto in
movimento nel piano, vale a dire P(t) = (x(t), y(t)), estensione
al
caso di un punto in movimento nello spazio. Traiettoria di un
punto in
movimento. Moto rettilineo uniforme e moto circolare uniforme.
La
velocità scalare (derivata della distanza percorsa) è il
modulo della velocità vettore. Calcolo della distanza percorsa
da un punto in movimento.
Parametrizzazione di una curva nel piano (o nello spazio) e
formula per
la lunghezza della curva. Lunghezza del grafico di una
funzione.
- Mer 23/11/2016 14:30-16:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sul calcolo di integrali, aree e volumi.
- Gio 24/11/2016 10:30-12:30.
Lezione non tenuta perché
l'aula
B21 è impegnata per l'esame di stato
di Ingegneria.
- Ven 25/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Limitazioni della teoria degli integrali (definiti) sviluppata
fino ad
ora.
Integrali impropri semplici: definizione come limite e calcolo
(conoscendo una primitiva), possibili comportamenti (con
esempi).
Esempi standard di integrali impropri.
Problema chiave: determinare del comportamento di un integrale
improprio di cui non si conosce la primitiva.
Primi risultati teorici (con dimostrazione): il comportamento di
un
integrale improprio non cambia modificando l'estremo di
integrazione in
cui non è improprio; l'integrale improprio di una funzione
positiva esiste sempre; varianti di quest'ultimo
enunciato.
- Sab 26/11/2016 09:30-10:30 (1 ora) lezione.
Integrali improprio di funzioni positive: criterio del confronto
(f
< g), del confronto asintotico in forma debole (f=O(g)) e
forte (f ~
cg con c diverso da 0). (Le dimostrazioni sono rimandate alla
lezione
successiva.)
Osservazione utile: il segno di una funzione "vicino
all'infinito" (o
"vicino a zero") coincide con quello della parte principale (o
di ogni
altra funzione asintoticamente equivalente).
- Sab 26/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sul calcolo degli integrali impropri, e sull'uso del
principio
del confronto (nelle sue varie forme) per determinare il
comportamento
degli integrali impropri.
- Mer 30/11/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Dimostrazione dei criteri del confronto per gli integrali
impropri
(enunciati due lezioni prima).
Criterio della convergenza assoluta con giustificazione
"geometrica" e
dimostrazione "analitica".
Integrali impropri generali (semplici e non), vale a dire quelli
in cui
la funzione integranda è ben definita e continua in tutti i
punti dell'intervallo di integrazione tranne un numero finito.
Decomposizione degli integrali impropri come somma di integrali
impropri semplici e definizione del valore dell'integrale di
partenza
come somma dei valori di quest'ultimi. Alcuni esempi.
- Mer 30/11/2016 14:30-16:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sul calcolo degli integrali impropri (semplici e
non).
- Gio 01/12/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Successione (numerica) intesa come sequenza infinita di numeri:
x_1,
x_2,... Definizione di limite di una successione, e relazione
tra i
limiti delle funzioni e i limiti delle successioni. Esempi di
calcolo
dei limiti (tramite i limiti di funzioni).
Serie (numerica) intesa somma infinita, ovvero come somma degli
elementi di una successione.
Definizione precisa come limite delle somme parziali; i
comportamenti
possibili di una serie sono gli stessi dei limiti. Osservazione:
il
comportamento di una serie non cambia se si alterano o se si
rimuovono
un numero finito di addendi (ma può cambiare il valore).
Esempio fondamentale: la serie geometrica di base x.
- Ven 02/12/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Altre osservazioni elementari sul comportamento delle serie: (a)
se
l'addendo x_n ha limite L (per n -> infinito) e L > 0
allora la
serie diverge a +infinito, se L < 0 la serie diverge a
-infinito, se
L = 0 non si può dire nulla a priori; (b) se la serie converge
allora x_n tende a 0 (cioè L = 0).
Le serie a termini positivi convergono a numero finito oppure
oppure
divergono a +infinito.
Risultato fondamentale: criterio del confronto con l'integrale
per la
serie di f(n) con f positiva e decrescente. Discussione della
serie
armonica generalizzata. Stima della differenza tra il valore
della
serie di f(n) e quello di una sua somma parziale. Esempio:
trovare N
per cui la somma di 1/n^4 con n che va da 1 a N approssima la
serie di
1/n^4 con errore inferiore a 10^{-10}.
- Sab 03/12/2016 09:30-10:30 (1 ora) lezione.
Criteri di convergenza per le serie a termini positivi: criterio
del
confronto e criteri del confronto asintotico debole e forte
(dimostrati). Esempi di uso.
- Sab 03/12/2016 10:30-12:30 (2 ore) esercitazione.
Esercizi sullo studio del comportamento delle serie utilizzando
i
criteri del confronto.
Esercizi sul calcolo di volumi, integrali e integrali
impropri.
- Mer 07/12/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Criteri di convergenza per le serie: criterio della convergenza
assoluta, criterio della radice per serie a termini positivi (e
variante per serie a termini di segno variabile), criterio del
rapporto
per serie a termini positivi (e variante per serie a termini di
segno
variabile). Dimostrazioni di questi tre i criteri ed esempi di
uso.
- Mer 07/12/2016 14:30-15:30 (1 ora) lezione.
Definizione di serie di potenze (o polinomi di grado
infinito).
- Teorema fondamentale: (a) esiste un numero positivo R, detto
raggio di convergenza della serie, tale che la serie converge se
|x|
< R e non converge se |x| > R (senza dimostrazione); (b)
calcolo
di R tramite il criterio della radice (con dimostrazione); (c)
calcolo
di R tramite il criterio del rapporto (con dimostrazione); (d)
derivata
della serie nell'intervallo (-R,R) (senza dimostrazione).
- Mer 07/12/2016 15:30-16:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizio teorico: derivata di funzioni definite da integrali
con
estremi di integrazione dipendenti dalla variabile x, con
esempi.
Esercizi sul calcolo del raggio di convergenza e lo studio del
comportamento delle serie di potenze.
- Ven 09/12/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Serie di Taylor (in 0) di una funzione f. La serie di T. di f
converge
al valore di f in x se il resto di Taylor R_n(x) tende a zero
per n che
tende a infinito. Le serie di Taylor di e^x, sin(x), cos(x)
hanno
raggio di convergenza infinito e convergono alle rispettive
funzioni
per ogni x in R (con dimostrazione). Le serie di Taylor di
(1+x)^a,
1/(1-x), log(1+x) hanno raggio di convergenza 1 e convergono
alle
rispettive funzioni per ogni x in (-1,1) (senza dimostrazione).
Applicazioni: rappresentazione del numero "e" come serie,
rappresentazione del numero "pi greco" come serie (dimostrazione
incompleta!), definizione di exp(z) con z numero complesso
tramite la
serie di Taylor dell'esponenziale e dimostrazione della formula
exp(ix)
= cos(x) + i sin(x).
- Sab 10/12/2016 09:30-11:30 (2 ore) lezione.
Equazioni differenziali. Esempi tratti dalla fisica:
determinazione
della legge oraria di un oggetto in caduta libera (con gravità
costante e non); esempio di equazione di decadimento (serbatoio
che si
svuota).
Ruolo delle condizioni iniziali nella determinazione delle
soluzioni.
Equazioni differenziali del primo ordine: forma normale, e
versione
semplificata del teorema di esistenza ed unicità per il problema
con le condizioni iniziali (senza dimostrazione). Conseguenza:
le
soluzioni di un'equazione del primo ordine formano una famiglia
di
funzioni ad un parametro.
Equazioni lineari del primo ordine: forma normale e risoluzione
(tramite fattore integrante). Esempi.
- Sab 10/12/2016 11:30-12:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi su serie e serie di potenze.
- Mer 14/12/2016 10:30-11:30 (1 ora) lezione.
Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili.
Forma
normale e risoluzione per separazione delle variabili (le
soluzioni
costanti vanno cercate separatamente). Esempi.
- Mer 14/12/2016 11:30-12:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi sulle equazioni differenziali.
- Mer 14/12/2016 14:30-16:30 (2 ore) lezione.
Equazioni differenziali del secondo ordine. Forma normale,
versione
semplificata del teorema di esistenza ed unicità delle soluzioni
del problema con le condizioni iniziali; conseguenza: le
soluzioni di
un'equazione differenziale del secondo ordine formano una
famiglia di
funzioni a due parametri. Classificazione delle equazioni
lineari
(omogenee, a coefficienti costanti).
L'insieme delle soluzioni di un'equazione lineare omogenea è uno
spazio vettoriale di dimensione due, e in particolare è dato
dalle combinazioni lineari di due soluzioni che non sono una
multiplo
dell'altra.
Risoluzione delle equazioni lineari omogenee a coefficienti
costanti.
Esempi.
- Gio 15/12/2016 10:30-12:30.
Lezione non tenuta per assenza
del docente, e sostituita con
un'esercitazione straordinaria tenuta dal dottor Luigi
Forcella.
- Ven 16/12/2016 10:30-12:30 (2 ore) lezione.
Equazioni differenziali del secondo ordine lineari, a
coefficienti
costanti e non omogenee. La soluzione generale si ottiene
sommando una
soluzione particolare e la soluzione generale dell'equazione
omogenea.
"Ricettario" per la ricerca della soluzione particolare per
alcune
classi di termini noti: esponenziali, polinomi, combinazioni di
esponenziali e funzioni trigonometriche. Esempi per (quasi)
tutti i
casi presentati.
- Sab 17/12/2016 09:30-11:30 (2 ore) lezione.
Risoluzione delle equazioni differenziali lineari del primo
ordine a
coefficienti costanti tramite la procedura usata per le
equazioni del
secondo ordine (risoluzione dell'equazione omogenea e ricerca di
una
soluzione particolare).
Risoluzione numerica dell'equazione differenziale x' = f(t,x)
con
condizione iniziale x(t_0) = x_0 (cenno).
Equazione del pendolo e dell'oscillatore armonico.
- Sab 17/12/2016 11:30-12:30 (1 ora) esercitazione.
Esercizi lunghi (da seconda parte dello scritto) su equazioni
differenziali e integrali impropri.