Dati registro
insegnamento: Analisi in più
Variabili 2
corso di studi: Matematica
(triennale e magistrale)
anno accademico: 2013-2014
responsabile: Giovanni Alberti
docenti: Giovanni Alberti,
Vincenzo Maria Tortorelli
codice: 518AA
totale ore: 74 (lezione:
45
ore, esercitazione: 22 ore, lezione su argomenti fuori
programma:
7 ore)
totale ore Giovanni Alberti: 53 (lezione:
52
ore, esercitazione: 1 ora)
totale ore Vincenzo Maria Tortorelli: 21
(esercitazione: 21 ore)
Lezioni
- Gio 26/09/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Presentazione del corso: programma, modalità d'esame, pagina
web,
mailing list, materiale didattico.
Prerequisiti dai corso di analisi e geometria del secondo anno.
Inizio delle disuguaglianze integrali: disuguaglianza di Jensen.
- Ven 27/09/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Altre disuguaglianze integrali: Hölder e Minkowski (con
discussione del
caso dell'uguaglianza).
Definizione dello spazio normato L^p(E) con E insieme di misura
(di
Lebesgue) positive in R^n. La norma di L^2(E) deriva da un
prodotto
scalare.
(Giovanni Alberti)
- Mar 01/10/2013, 11:00-13:00 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Esercizi sugli spazi L^p: sia f -> min{ 1,f }: dimostrare
buona
definizione e continuità in norma L^p.
Esercizi dal II foglio: 0, 11Ex3E3, 12, 14.
- Gio 03/10/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Disuguaglianza di Chebyshev.
Dimostrazione della completezza dello spazio L^p(E).
Confronto di varie nozioni di convergenza per successioni di
funzioni:
uniforme, puntuale, puntuale quasi ovunque, in norma L^p, in
misura
(con la dimostrazione dei risultati più significativi).
Teorema di Severini-Egorov.
- Ven 04/10/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Vari risultati di approssimazione più o meno elementari per le
funzioni
in L^p(E): tramite funzioni limitate / funzioni semplici /
funzioni
continue a supporto compatto.
Teorema di Lusin (in forma semplice).
Definizione del prodotto di convoluzione su R^n, prima per due
funzioni
positive e poi per due funzioni in L^1.
- Mar 08/10/2013, 11:00-13:00 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Spazi L^p: controesempi alle varie implicazioni tra convergenza
in
misura, q.o., in norma L^p (esercizi 11 e 12 del primo foglio).
Non
metrizzabilità della convergenza quasi ovunque. Esercizi dal II
foglio:
16, 13, 14.
- Gio 10/10/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Convoluzione di funzioni su R^n. Data f in L^p e g in L^1, f*g è
in
L^p; data f in L^p e g in L^q con q coniugato di p, f*g è
continua e
limitata (e infinitesima all'infinito se p e q sono finiti).
Convoluzione e derivazione: la convoluzione di g in L^q con una
funzione f di classe C^1 tale che f e Df sono in L^p è una
funzione
C^1, e D(f*g) = (Df)*g.
- Ven 11/10/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Risultato generale: data f in L^p e g in L^q allora f*g
appartiene a
L^r con r tale che... (solo enunciato).
Approssimazione in L^p tramite convoluzione con un nucleo in
L^1.
Approssimazione tramite convoluzione con un nucleo
regolarizzante.
- Mar 15/10/2013, 11:15-13:05 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Spazi L^p. foglio IV, esercizio 1 (L^p non è Hilbert per p
diverso da
2).
Foglio II, esercizio 12Ex3E3 (non compattezza della palla
unitaria di
L^p, e totale limitatezza).
Foglio III bis, esercizio 1.
Enunciato criterio di convergenza (compattezza di
Vitali-Caccioppoli in
L^p con misura finita).
Convoluzione. Foglio III, esercizi 09Ex1E3, 5. Foglio III bis,
esercizi
1, 2a, 3, accennata la soluzione del 6.
- Gio 17/10/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Spazi di Hilbert: dimostrazione del teorema di rappresentazione
in
termini di una base di Hilbert, unicità della rappresentazione,
identità di Parseval.
Alcuni risultati sulle basi di Hilbert: un insieme ortonormale è
una
base se e solo se è massimale (rispetto all'inclusione); ogni
sistema
ortonormale può essere completato ad una base di Hilbert; uno
spazio di
H di dimensione infinita ammette una base numerabile se e solo
se è
separabile. Costruzione di una base di H tramite il procedimento
di
ortonormalizzazione di Gram-Schmidt.
- Ven 18/10/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Uno spazio di Hilbert si scompone come somma di un qualunque
sottospazio chiuso e del suo complemento ortogonale,
caratterizzazione
della proiezione (definita in senso algebrico) su un sottospazio
chiuso
come punto di minima distanza; ogni funzione lineare e continua
su uno
spazio di Hilbert si rappresenta in termini di prodotto scalare
(teorema di Riesz). Vari esempi e controesempi.
Spazi di Hilbert complessi: che modifiche vanno apportate alla
teoria
vista per il caso reale?
- Mar 22/10/2013, 11:00-13:00 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Spazi di Hilbert. Esercizi dal foglio IIIter: 3b
(approssimazione con
polinomi trigonometrici convolvendo con (cos +1/2)]^n).
Esercizi dal foglio IV: 4, 3, 11Ex2E1, 09Ex1E5, 7, 6d (le
combinazioni
lineari di funzioni di Haar non costanti sono L^2-dense nelle
funzioni
a media nulla su [0;1], le funzioni in L^1(R) e L^2(R) a media
nulla
son dense in L^2(R)).
Come estendere una funzione lineare e continua definita su un
sottospazio denso a tutto lo spazio.
- Gio 24/10/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Serie di Fourier complessa.
Teorema fondamentale sulla rappresentazione in termini della
serie di
Fourier.
Teorema di Stone-Weierstrass (solo enunciato).
Dimostrazione del fatto che la base di Fourier è effettivamente
una
base di Hilbert.
Coefficienti di Fourier della derivata di una funzione C^1 e
2pigreco-periodica.
Decadimento dei coefficienti di tale funzione e convergenza
totale
della serie di Fourier.
- Ven 25/10/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Relazioni tra regolarità e decadimento dei coefficienti di F per
una
funzione 2pigreco-periodica.
Alcune osservazioni sulla convergenza puntuale della serie di
Fourier:
rappresentazione delle somme parziali della serie di Fourier di
una
funzione in termini di convoluzione per il nucleo di Dirichlet.
Convergenza della serie di Fourier nei punti di regolarità
Hölderiana
(dimostrazione rimandata alla lezione successiva).
- Mar 29/10/2013, 11:00-13:00 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Approssimazioni dell'identità. Densità di polinomi e polinomi
trigonometrici in L^2.
Polinomi di Legendre.
Relativa compattezza degli ellissoidi in elle piccolo^2.
Caratterizzazione della continuità degli operatori lineari tra
spazi
normati in termini di limitatezza.
Foglio IIIter: esercizi 1a, 3.
Foglio IV: esercizi 8, 12C1E7, 9e (un'implicazione sola).
Foglio V: esercizi 1, 3a.
Foglio VI: esercizi 11C1E1, 11Ex1E4.
- Gio 31/10/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Coefficienti di Fourier.
Foglio VI: esercizi 1 (relazioni tra coefficienti complessi e
coefficienti del sistema trigonometrico reale), 2a
(caratterizzazione
dei coefficienti di una funzione reale), 2b (coefficienti
complessi
pari nulli).
Uso della diseguaglianza di convoluzione per la norma
dell'estremo
superiore.
- Mar 05/11/2013, 11:00-13:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Dimostrazione della convergenza puntuale della serie di Fourier
di una
funzione 2pigreco-periodica e Hölderiana (in un punto).
Prima applicazione della serie di Fourier: la disuguaglianza
isoperimetrica nel piano.
- Gio 07/11/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Equazione del calore. Derivazione dell'equazione in una
dimensione
spaziale da principi fisici elementari.
Equazione del calore su un anello di materiale conduttore,
ovvero
condizioni di periodicità agli estremi. Risoluzione di
quest'ultimo
problema tramite la serie di Fourier: derivazione formale della
formula
risolutiva, teorema di esistenza ed unicità (per le soluzioni
classiche
con dato iniziale sufficientemente regolare).
Effetto regolarizzante dell'equazione del calore; non
risolubilità
dell'equazione del calore nel passato.
- Ven 08/11/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Equazione delle onde; derivazione dell'equazione delle onde in
una
dimensione spaziale come onde di compressione in una barra
elastica a
partire da principi fisici elementari (legge di Hooke per le
molle).
Risoluzione dell'equazione delle onde con condizione di
periodicità
agli estremi tramite la serie di Fourier: derivazione formale
della
formula risolutiva, teorema di esistenza e di unicità (per le
soluzioni
classiche con dati iniziali sufficientemente regolari). Formula
risolutiva di d'Alambert e seconda dimostrazione del teorema di
esistenza.
- Mar 12/11/2013, 11:00-12:00 (1
ora)
lezione
non tenuta per sospensione didattica.
- Mar 12/11/2013, 12:00-13:00 (1 ora, Vincenzo
Maria Tortorelli) esercitazione.
Lemma fondamentale sui coefficienti di Fourier: una funzione L^1
con
coefficienti nulli è nulla quasi ovunque.
Coefficienti di f(x-p) e f(mx) a partire da quelli di f.
Coefficienti
di sin(x/3) vanno come 1/k.
- Gio 14/11/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Varianti della serie di Fourier: serie di Fourier reale, serie
in seni
su [0,pigreco], serie di Fourier complessa sul quadrato.
Applicazione della serie in seni alla risoluzione dell'equazione
delle
onde e del calore con condizioni di Dirichlet agli estremi.
(Cosa va
storto se si usa la serie di Fourier usuale?)
Cosa c'è dietro alla serie di Fourier: la base di Fourier come
base di
autovettori associata ad un'applicazione lineare auto-aggiunta.
Possibili
generalizzazioni agli operatori auto-aggiunti da (un sottospazio
denso
di) uno spazio di Hilbert in sé. Attenzione: al momento non
abbiamo un
teorema spettrale adeguato.
- Ven 15/11/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Coefficienti di Fourier e convergenza della serie di Fourier.
VII foglio, esercizi 4b, c e d, 5a e b, 4e, 09Ex1E1, 6a, 12a e
b, 10b e
c, 12d e e.
Convergenza totale della serie di F. per continue regolari a
tratti.
Convergenza totale per funzioni Lipschitz (traccia).
- Mar 19/11/2013, 11:00-12:00 (1 ora, Vincenzo
Maria Tortorelli) esercitazione.
Convergenza serie di Fourier e soluzioni di Fourier
dell'equazione del
calore.
1) Somma per parti e convergenza di serie numeriche di prodotti:
VIII
foglio es. 2b e c.
2) Somma per parti di serie di funzioni a_k(t) b_k(x) e
convergenza
uniforme: X foglio a, b, c (il punto c è stato fatto un po' più
in
generale che nel testo dell'esercizio).
3) Convergenza uniforme serie di Fourier regolari a tratti, VIII
foglio, esercizio 3a e b.
4) Continuità della soluzione del calore per serie di Fourier
con dato
iniziale regolare a tratti eventualmente discontinuo.
- Mar 19/11/2013, 12:00-13:00 (1 ora, Giovanni Alberti)
lezione.
Rappresentazione di una funzione su R come combinazione lineare
(integrale) delle funzioni trigonometriche complesse exp(iax)
con a
reale: derivazione (formale) di tale rappresentazione tramite il
passaggio al limite della rappresentazione in serie di Fourier
per
funzioni L-periodiche con L che tende a +infinito.
Definizione precisa della trasformata di Fourier di una funzione
L^1.
La TdF di una funzione L^1 è continua e infinitesima.
- Gio 21/11/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Soluzioni di Fourier dell'equazione del calore e delle onde:
caso
periodico.
Foglio IX, es. 1: coefficienti Fourier della soluzione
dell'equazione
onde; cenno alla mancanza di unicità senza periodicità;
esercizio 2b)
dato polinomio trigonometrico; 2c) dato iniziale continuo
due-periodico
regolare a tratti, unicità con C^1_per e C^2; 2d) non omogenea;
esercizio; esercizio 3a) uso della formula di d'Alambert, 3b)
uso
coefficienti di Fourier per l'equazione delle onde.
- Ven 22/11/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Proprietà elementari della trasformata di Fourier: TdF della
traslazione, della dilatazione, del prodotto di convoluzione e
della
derivata (di una funzione C^1 che appartiene a L^1 e la cui
derivata
appartiene a L^1).
Regolarità C^1 della TdF di una funzione u tale che u e xu sono
in L^1.
Calcolo della trasformata di exp(-x^2/2) in due modi distinti.
Calcolo
della trasformata di exp(-|x|).
- Sab 23/11/2013, 10:00-12:30 (3
ore,
Giovanni Alberti)
lezione aggiuntiva su argomento fuori programma.
Ripasso della teoria base delle funzioni olomorfe e del calcolo
degli
integrale con il metodo dei residui.
- Mar 26/11/2013, 11:00-13:00 (2 ore, Vincenzo Maria
Tortorelli)
esercitazione.
Soluzioni di Fourier dell'equazione del calore.
Foglio IX, esercizio 1c: verifica regolarità C^1 su
[0;+infinito[ x
]-1;1[.
Esercizio 12Ex5E6 a, b: limitatezza soluzioni; scrittura della
soluzione dell'equazione del calore con dati periodici come
convoluzione.
Esercizio 12C1E6 a, b: la classe dei dati iniziali per cui vi è
risolubilità "all'indietro nel tempo" per l'equazione del
calore.
- Gio 28/11/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Dimostrazione del teorema di inversione per la trasformata di
Fourier
su L^1 (e quindi dell'iniettività della stessa). La restrizione
della
trasformata di Fourier a L^1 intersecato L^2 è un'isometria
rispetto
alla norma L^2 (a meno di un fattore costante). Corollario:
estensione
della trasformata di Fourier a L^2.
- Ven 29/11/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Ultimi dettagli e risultati "di contorno" sulla trasformata di
Fourier.
Trasformata del prodotto di due funzioni L^2; risoluzione
dell'equazione del calore su R tramite TdF.
- Mar 03/12/2013, 11:00-12:00 (1 ora, Vincenzo
Maria Tortorelli) esercitazione.
Calcolo di trasformate di Fourier, metodo dei residui, identità
notevoli. Fogli XII, XIII, XIV.
Calcolo della trasformata di Fourier di 1/(1+x^2) mediante
anti-trasformata e quindi diretto con i residui.
Calcolo della trasformata di x/(1+x^2) prima formale e poi con i
residui.
Cenno se xf in L^2 allora la trasformata di f è integrale di una
L^2:
analogia con le serie di Fourier.
XII foglio, esercizio 3. Caso generale degli esempi visti: se P
e Q
sono polinomi con deg P > deg Q, senza zeri in comune, P
senza zeri
reali allora P/Q è in L^2 e la sua trasformata è analitica
tranne che
nell'origine.
- Mar 03/12/2013, 12:00-13:00 (1 ora, Giovanni
Alberti) esercitazione.
Esercizi sulla trasformata di Fourier (calcolo e altro).
Disuguaglianza di Heisenberg (dimostrata in un caso
particolare).
- Gio 05/12/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Ripasso della nozione di differenziale di una mappa tra spazi
Euclidei
e delle sue proprietà fondamentali.
Esempi di calcolo del differenziale senza ricorrere alle
derivate
parziali in alcuni casi concreti: la funzione determinante e la
mappa
che ad ogni matrice (invertibile) associa la sua inversa.
Superfici senza bordo di dimensione d e classe C^k in R^n, e
lemma
fondamentale sull'equivalenza della definizione per
parametrizzazioni
(carte locali) e di quella per equazioni locali (lemma solo
enunciato).
Esempi per illustrare la necessità delle varie ipotesi.
- Ven 06/12/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Altri esempi di superfici senza bordo (e di insiemi che non sono
superfici).
Dimostrazione dell'equivalenza delle due definizioni di
superficie
enunciata nella lezione precedente.
Definizione di spazio tangente a una superficie.
Definizione di mappa regolare tra superfici (e caratterizzazione
in
termini di estensione) e del suo differenziale.
Definizione di superficie con bordo e della normale esterna al
bordo.
- Mar 10/12/2013, 11:00-13:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Formula dell'area (per il calcolo del volume d-dimensionale di
un
sottoinsieme di una superficie d-dimensionale tramite una
parametrizzazione). Giustificazione della formula nel caso di
mappe
affini. Estensione della formula al calcolo degli integrali su
una
superficie (di una funzione (Boreliana e positiva). Formule
alternative
per il calcolo del determinante Jacobiano. Teorema di Pitagora
generalizzato (calcolo dell'area di un sottoinsieme di un piano
in R^3
a partire dalle aree delle proiezioni sui piani coordinati).
Applicazioni k-lineari alternanti su uno spazio vettoriale
(reale).
Notazione e definizione di prodotto esterno (senza verificarne
le
proprietà algebriche).
- Gio 12/12/2013, 14:00-16:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Base dello spazio delle forme k-lineari alternati su V associata
canonicamente alla scelta di una base di V, e calcolo dei
coefficienti
di una forma k-lineare alternate rispetto a questa base.
Dimostrazione
della formula di Binet generalizzata.
Base canonica per le k-forme su R^n ed esempi di calcolo del
prodotto
esterno.
Orientazione di uno spazio vettoriale (come classe di
equivalenza di
basi) e di una superficie. Orientazione di una superficie di
co-dimensione 1 come scelta del vettore normale. Orientazione
canonica
del bordo di una superficie orientata.
- Ven 13/12/2013, 16:00-18:00 (2 ore, Giovanni Alberti)
lezione.
Definizione di k-forma differenziale su un aperto di R^n e di
differenziale (o derivata esterna) di una k-forma. Formula per
il
differenziale del prodotto di due forme; il differenziale del
differenziale è sempre nullo. Pull-back di una forma e sue
proprietà.
Esempi di calcolo del differenziale e del pull-back.
Integrazione di una k-forma su una superficie k-dimensionale
orientata.
Teorema di Stokes (con traccia di dimostrazione).
- Mar 17/12/2013, 11:00-13:00 (2
ore,
Giovanni Alberti),
lezione aggiuntiva su argomento fuori programma.
Definizione di funzione armonica su un aperto come soluzione (di
classe
C^2) dell'equazione di Laplace (Delta u =0). Proprietà della
media
sulle palle e sulle sfere per le funzioni armoniche.
Una funzione continua con la proprietà della media è una
funzione
armonica di classe C^infinito (dimostrazione limitata al caso in
cui il
dominio è R^n).
Principio del massimo e unicità delle funzioni armoniche con
dato al
bordo assegnato.
- Gio 19/12/2013, 14:00-16:00 (2
ore,
Giovanni Alberti),
lezione aggiuntiva su argomento fuori programma.
Conseguenza del principio del massimo per le funzioni armoniche:
unicità per le soluzioni (classiche) dell'equazione di Laplace e
di
Poisson (Delta u =f) su un aperto limitato con dato al bordo
assegnato.
Le funzioni olomorfe e anti-olomorfe sono armoniche.
Ogni funzione armonica definita su un aperto semplicemente
connesso del
piano si scrive come parte reale di una funzione olomorfa. In
particolare ogni funzione armonica in dimensione due è analitica
e
soddisfa il principio di prolungamento analitico.
Risoluzione tramite serie di Fourier dell'equazione di Laplace
con dato
al bordo assegnato sul disco unitario e derivazione della
formula
integrale di Poisson.