Dati registro
insegnamento: Analisi in più
Variabili 2
corso di studi: Matematica
(triennale e magistrale)
anno accademico: 2012-2013
docenti: Giovanni Alberti
(responsabile) e Vincenzo Maria
Tortorelli
codice: 518AA
totale ore: 72 (lezione:
49
ore, esercitazione: 23 ore)
totale ore Giovanni Alberti: 56 (lezione:
49
ore, esercitazione: 7 ore)
totale ore Vincenzo Maria Tortorelli: 16
(esercitazione: 16 ore)
Lezioni
- Mar 02/10/2012 11:00-13:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti, Vincenzo Maria Tortorelli).
Presentazione del corso: programma, prerequisiti, testi di
riferimento, modalità d'esame. Ripasso delle nozioni
fondamentali su
misura di Lebesgue ed integrazione di funzioni reali rispetto
alla
misura di Lebesgue.
- Gio 04/10/2012 14:00-16:00 (2 ore) lezione (Giovanni
Alberti).
Disuguaglianze di Jensen, Hölder e Minkowski. Definizione dello
spazio
L^p(E).
- Ven 05/10/2012 16:00-18:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
La norma di L^2(E) deriva da un prodotto scalare.
Dimostrazione della completezza di L^p(E). Nozioni di
convergenza per
successioni di funzioni su E: uniforme, puntuale quasi ovunque,
in
norma L^p, in misura. Relazioni tra queste nozioni, tra cui: una
successione che converge in misura ammette una sottosuccessione
che
converge q.o., una successione che converge q.o. converge
uniformemente
a meno di un sottoinsieme di misura piccola (teorema di Egorov).
- Mar 09/10/2012 11:00-13:00 (2 ore)
esercitazione (Vincenzo Maria Tortorelli).
Esercizi su relazioni tra misurabilità secondo
Peano-Jordan e secondo Lebesgue, ovvero tra integrabilità
secondo
Riemann e secondo Lebesgue, controesempi, "razionali
ingrassati".
Relazioni tra convergenza in misura, convergenza quasi ovunque e
convergenza negli spazi di Lebesgue con diversa sommabilità:
esempi e
controesempi, non metrizzabilità della convergenza quasi
ovunque. Le
funzioni Lipschitziane trasformano insiemi di misura nulla in
uno
spazio euclideo in insiemi di misura nulla nello stesso spazio
euclideo.
Esercizi 1bc, 3, 9a, 11, 12bcd, 13a della prima lista di
esercizi
(reperibile all'indirizzo
http://www.dm.unipi.it/syl/upload_doc/2145.APV2-2013-Es01.pdf).
- Gio 11/10/2012 14:00-16:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Dimostrazione del teorema di Egorov (avanzata dalla lezione
precedente). Densità delle funzioni semplici e delle funzioni
continue
in L^p(E). Teorema di Lusin. Esempi base di spazi di H.: L^2(E)
e l^2
(lo spazio delle successioni quadrato-sommabili).
Definizione di spazio di Hilbert (reale) e di base di Hilbert.
Teorema
fondamentale: ogni vettore in uno spazio di Hilbert si scrive
come
combinazione lineare (infinita) di elementi di una base di H.
- Ven 12/10/2012 16:00-18:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Dimostrazione del teorema fondamentale (avanzata dalla lezione
precedente). Le basi di Hilbert coincidono con i sistemi
ortonormali
massimali. Identità di Parseval, isometria di X e l^2.
Costruzione di
basi tramite lemma di Zorn e tramite il procedimento di
ortogonalizzazione di Gram-Schmidt. Le basi di uno spazio di
Hilbert
sono numerabili se e solo se lo spazio è separabile.
Decomposizione di
uno spazio di H. come somma diretta di un sottospazio chiuso e
del suo
ortogonale. Caratterizzazione della proiezione (di un punto su
un
sottospazio) come punto del sottospazio di minima distanza dal
punto di
partenza.
- Mar 16/10/2012 11:00-13:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Conclusione della teoria degli spazi di Hilbert:
rappresentazione tramite prodotto scalare dei funzionali lineari
e
continui più commenti sparsi (esistenza di sottospazi non chiusi
e di
funzionali lineari non continui). Spazi di Hilbert sul campo
complesso:
richiamo delle definizioni e delle nozioni fondamentali (teorema
della
base) senza dimostrazioni. Serie di Fourier. Lo scopo è scrivere
una
funzione f(x) di periodo 2 pigreco come combinazione lineare
delle
funzioni exp(inx) con n intero: il calcolo dei coefficienti e la
convergenza in L^2 della somma segue del fatto che le funzioni
exp(inx)
opportunamente rinormalizzate formano una base di Hilbert. La
verifica
di questo fatto usa il Teorema di Stone-Weierstrass (enunciato
ma non
dimostrato).
- Gio 18/10/2012 14:00-16:00 (2 ore)
esercitazione (Vincenzo Maria
Tortorelli).
Esercizi su spazi di Lebesgue ed integrazione dalla
prima raccolta di esercizi (reperibile in
http://www.dm.unipi.it/syl/upload_doc/2150.APV2-2013-Es01.pdf):
Esercizi 3b, 5, 17a,b,c, 19 a, 22a,b, 23a, 24a, b, c, d, 25. I
funzionali, e in generale gli operatori, lineari definiti su uno
spazio
normato sono continui se e solo se sono limitati sulla palla
unitaria.
Estendibilità (univoca) a tutto lo spazio di funzionali ed
operatori
lineari limitati definiti su un sottospazio denso.
- Ven 19/10/2012 16:00-18:00 (2 ore)
esercitazione (Vincenzo Maria
Tortorelli).
Esercizi su spazi di Hilbert dalla seconda raccolta di
esercizi (reperibili in:
http://www.dm.unipi.it/syl/upload_doc/2165.APV2-2013-Es02.pdf):
esercizi 1a, b, c, d, e, 2a, b, 6a, c, suggerimento per b, 7 una
parte,
8a, b, c, 9bc, d.
Ripetizione della dimostrazione della densità delle funzioni
limitate a
supporto di misura finita negli spazi di Lebesgue con esponente
di
sommabilità finito.
- Mar 23/10/2012 11:00-13:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Relazione tra i coefficienti di Fourier di una funzione e
della sua derivata. Relazioni tra il comportamento asintotico
dei
coefficienti di una funzione e la regolarità di una funzione (di
periodo 2pigreco). Convergenza totale della serie di Fourier di
una
funzione di classe C^1 e periodo 2pigreco. Ripasso dei vari
risultati
di
convergenza della serie di Fourier (senza dimostrazioni). Serie
di
Fourier reale.
- Gio 25/10/2012 14:00-16:00 (2 ore)
esercitazione (Vincenzo Maria Tortorelli).
A) Esercizi su spazi di Hilbert reperibili dalla seconda
raccolta.
B) Buona definizione di operatori e funzionali limitati ben
definiti su
un sottospazio denso: digressione per mostrare l'argomento
teorico di
uniforme continuità non noto ai più.
C) Esercizi introduttivi sulle serie di Fourier (il coefficiente
di
Fourier non dipende dall'intervallo di periodicità su cui si
integra;
relazioni tra coefficienti complessi e reali; caratterizzazione
dei
coefficienti per funzioni reali, per funzioni pari, per funzioni
dispari).
- Ven 26/10/2012 16:00-18:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Derivazione dell'equazione del calore in dimensione 1 da
principi elementari. Prima applicazione della serie di Fourier:
risoluzione formale dell'equazione del calore sull'intervallo
[-pigreco, pigreco] con condizioni di periodicità al bordo.
Risultati
rigorosi: teorema di esistenza e teorema di unicità. Seconda
applicazione della serie di Fourier: disuguaglianza
isoperimetrica nel
piano.
- Mar 30/10/2012 11:00-13:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Preambolo: cosa si intende per funzioni C^k su un insieme non
aperto di R^d?
Equazione delle onde: derivazione dell'equazione da principi
fisici
elementari nel caso di onde longitudinali (approssimazione con
sistemi
di molle). Risoluzione formale dell'equazione delle onde
sull'intervallo [-pigreco, pigreco] con condizioni di
periodicità al
bordo usando la serie di Fourier.
Risultati rigorosi: teorema di esistenza delle soluzioni, e
teorema di
unicità.
- Ven 02/11/2012 09:00-11:00 (2
ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Lezione "fuori programma": ripasso delle nozioni fondamentali
di analisi complessa che verranno usate nel corso.
Differenziabilità in
senso complesso ed equazioni di Cauchy-Riemann.
Integrazione di 1-forme complesse su curve C^1 (a tratti); la
forma
f(z)dz è chiusa se e solo se f è olomorfa; formula integrale di
Cauchy.
Sviluppo di Laurent e classificazione delle singolarità. Nozione
di
residuo e teorema dei residui. Esempi di calcolo di integrali
tramite
il teorema dei residui.
- Ven 02/11/2012 11:00-13:00 (2 ore) esercitazione (Vincenzo
Maria
Tortorelli).
Esercizi introduttivi alle serie di Fourier (reperibili in
http://www.dm.unipi.it/www2/modules/pd_m.php?func=view_all&id_pd=624&id_sede=2&id_tipo=3):
esercizi:
1, 2acdf, 3abc, 4.
- Mar 06/11/2012 11:00-13:00 (2 ore)
esercitazione (Vincenzo Maria Tortorelli).
Esercizi di interesse generale su serie di Fourier e
finalizzati all'applicazione per la soluzione di problemi ai
dati
iniziali con condizioni al bordo per l'equazione del calore e
delle
onde Dal terzo gruppo di esercizi (reperibili in
http://www.dm.unipi.it/www2/modules/pd_m.php?func=view_all&id_pd=624&id_sede=2&id_tipo=3):
esercizi
6bc, 8ad, 10, 11a, 16bc.
- Gio 08/11/2012 14:00-16:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Rappresentazione della soluzione dell'equazione delle onde
(con condizioni di periodicità al bordo) come differenza di due
onde
viaggianti. Seconda dimostrazione del teorema di esistenza per
l'equazione delle onde.
Varianti della serie di Fourier: serie reale (in seni e coseni)
su
[-pigreco, pigreco], serie in seni su [0, pigreco]. Applicazioni
lineari auto-aggiunte e basi ortonormali; la derivata seconda
(definita
sulle funzioni C^2 su [0, pigreco] nulle agli estremi) è
auto-aggiunta;
la derivata seconda (definita sulle funzioni C^2 su [-pigreco,
pigreco]
con condizioni di periodicità agli estremi) è auto-aggiunta (ma
attenzione! la derivata seconda non è sempre auto-aggiunta).
Prodotto
di
convoluzione per funzioni positive su R^d.
- Ven 09/11/2012 16:00-18:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Prodotto di convoluzione di funzioni in R^d. Esistenza del
prodotto f*g nei seguenti casi: f in L^p e g in L^1; f in L^p e
g in
L^q con p e q coniugati (in questo caso si dimostra che il
prodotto è
continuo e infinitesimo all'infinito). Prodotto di convoluzione
e
derivata (solo in dimensione 1). Approssimazione tramite nucleo
di
convoluzione in L^1. Approssimazione e regolarizzazione tramite
nuclei
di convoluzione regolari (nuclei regolarizzanti).
- Mar 13/11/2012 11:00-13:00 (2 ore)
esercitazione
(Vincenzo Maria Tortorelli).
Esercizi sull'uso delle serie di Fourier per soluzione
di problemi ai dati iniziali per l'equazione del calore con dati
periodici ed eventuali discontinuità. Dal terzo gruppo di
esercizi:
esercizi 17, 18a,b, e, f (reperibili in
http://www.dm.unipi.it/www2/modules/pd_m.php?func=view_all&id_pd=624&id_sede=2&id_tipo=3).
- Gio 15/11/2012 14:00-16:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Convoluzione per funzioni su R di periodo 2pigreco.
Rappresentazione della somma parziale m-esima della serie di
Fourier di
una funzione f come convoluzione di f con il nucleo di
Dirichlet.
Rappresentazione di una funzione f(x) su R (non periodica) come
combinazione integrale delle funzioni exp(iyx) con y in R:
derivazione
formale a partire dalla rappresentazione in serie di Fourier di
una
funzione periodica. Definizione di trasformata di Fourier per
funzioni
in L^1(R). La TdF è continua e infinitesima all'infinito (lemma
di
Riemann-Lebesgue). Proprietà fondamentali della TdF: formule per
la
trasformata di a) f composta con una traslazione, f) f composta
con un
omotetia, c) f moltiplicata per exp(ihx), d) derivata di f, e)
-ixf, f)
prodotto di convoluzione di f e g.
- Ven 16/11/2012 16:00-17:00 (1:0 h)
esercitazione (Giovanni Alberti).
Calcolo della trasformata di Fourier delle seguenti
funzioni: 1/(1+x^2) (calcolata con il metodo dei residui);
exp(-|x|)
(calcolo diretto), gaussiana centrata in 0 di varianza 1 (sia
calcolo
diretto che usando il fatto che questa funzione soddisfa
l'equazione
u'-xu=0).
- Ven 16/11/2012 17:00-18:00 (1:0 h)
lezione (Giovanni Alberti).
Dimostrazione del formula per la TdF del prodotto di
convoluzione. Definizione di anti-trasformata F*. Teorema
fondamentale
della trasformata di Fourier: se f è in L1 e la trasformata F f
è in
L^1, allora F* F f = 2pigreco f (formula di inversione).
Dimostrazione
della formula di inversione.
- Mar 20/11/2012 11:00-13:00 (2 ore)
esercitazione (Vincenzo Maria
Tortorelli).
Esercizi su: serie in seni ed esempi di problema di
Dirichlet omogeneo per l'equazione del calore, rudimenti sulla
trasformata di Fourier.
Esercizi dal terzo gruppo: 20a,d,f, 21 a (semplificato dato
iniziale
sin 2x), b.Lasciati agli studenti gli esercizi simili per
l'equazione
delle onde.
Problema agli autovalori per la derivata seconda con condizioni
di
Dirichlet. Riflessione sull'argomento: candidate derivate
seconde
derivabili a tratti discontinue e con serie di Fourier e
coefficienti
di quadrato sommabile.
Riguardo le trasformate di Fourier: dimostrazione del lemma di
Riemann-Lebesgue; trasformata della caratteristica di un
intervallo
simmetrico e analogia con il nucleo di convoluzione per le serie
di
Fourier; trasformata di Fourier di 1/(4+x^4).
- Gio 22/11/2012 14:00-16:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Avanzato dalla lezione precedente: la TdF individua
univocamente la funzione. Identità di Parseval per le funzioni
in L^1
intersecato L^2 e estensione della TdF allo spazio L^2.
Estensione a
L^2 di alcune proprietà della TdF in L^1. Per le funzioni f di
classe
C^1 tale che f è in L^1 e f' è in L^2 la TdF appartiene a L^1 e
quindi
vale la formula di inversione. Calcolo della TdF di x/(1+x^2)
come
integrale improprio (con il metodo dei residui) e derivando la
trasformata di 1/(1+x^2).
- Ven 23/11/2012 16:00-17:00 (1:0 h) esercitazione
(Giovanni Alberti).
Esercizi sulla trasformata di Fourier.
- Ven 23/11/2012 17:00-18:00 (1:0 h)
lezione (Giovanni
Alberti).
Due applicazioni della trasformata di Fourier: derivazione
della formula risolutiva dell'equazione del calore in R tramite
il
nucleo del calore (con dimostrazione della continuità in t=0 e
della
regolarità per t>0 della soluzione così ottenuta).
Disuguaglianza di
Heisenberg per funzioni L^2 (con dimostrazione parziale).
- Mar 27/11/2012 11:00-13:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Ultimi dettagli sulla trasformata di Fourier: definizione di
TdF per funzioni L^1 in più variabili; la TdF trasforma
equazioni
differenziali lineari (a coefficienti costanti) in equazioni
algebriche; esempio: risoluzione (formale) dell'equazione di
Laplace in
R^d. Definizione di differenziale in un punto per una mappa tra
(aperti
di) spazi euclidei; principali proprietà del differenziale.
Calcolo del
differenziale della mappa f(X):= det(X) con X matrice n x n, e
della
mappa f(x) := X^{-1} con X matrice n x n invertibile.
Definizione di
superficie (senza bordo) di dimensione d e classe C^k in R^n.
Proposizione chiave (solo enunciata): l'esistenza di una "buona"
parametrizzazione locale equivale all'esistenza di una "buona"
equazione locale.
- Gio 29/11/2012 14:00-16:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Richiamo della definizione di superficie di dimensione d in
R^n. Osservazioni. Il ruolo delle ipotesi sul rango (per
l'equazione e
per la parametrizzazione). Esempi di superfici, ed esempi di
oggetti
che non sono superfici secondo questa definizione. Ipotesi
equivalenti
(e più facilmente verificabili) all'ipotesi di omeomorfismo
locale per
una parametrizzazione. Lemma di estensione delle
parametrizzazioni.
Dimostrazione della proposizione chiave enunciata alla fine
della
lezione precedente.
- Ven 30/11/2012 16:00-18:00 (2 ore)
lezione
(Giovanni Alberti).
Alcune proprietà e caratterizzazioni dello spazio tangente ad
una superficie in un punto. Definizione di mappa regolare, cioè
di
classe C^k, tra superfici di classe C^k. Estendibilità locale
delle
mappe regolari ad un aperto dello spazio ambiente di partenza.
Definizione del differenziale di una mappa di classe C^1,
proprietà
fondamentali e caratterizzazione in termini dell'estensione
locale.
- Mar 04/12/2012 11:00-12:00 (1:0 h)
lezione (Giovanni Alberti).
Complementi di teoria delle superfici: teorema di inversione
locale per mappe C^1 tra superfici; partizioni dell'unità;
teorema di
estensione globale (una mappa definita su una superficie si
estende ad
un intorno aperto).
- Mar 04/12/2012 12:00-13:00 (1:0 h) esercitazione
(Giovanni Alberti).
Esercizi su superfici e spazi tangenti.
- Gio 06/12/2012 14:00-15:00 (1:0 h)
esercitazione (Giovanni Alberti).
Esercizi su superfici e spazi tangenti (tra gli altri:
O(n) è una superficie regolare nello spazio delle matrici n x n;
la
curva di equazione x^2=y^3 in R^2 non è regolare, la superficie
in C^2
definita dalla stessa equazione non è regolare).
- Gio 06/12/2012 15:00-16:00 (1:0 h) lezione (Giovanni
Alberti).
Superfici con bordo: definizioni, esempi, e proprietà essenziali
(senza
dimostrazioni).
- Ven 07/12/2012 16:00-18:00 (2 ore)
lezione
(Giovanni Alberti).
Definizione di determinate Jacobiano di un'applicazione
lineare tra spazi vettoriali di dimensione d con prodotto
scalare;
calcolo dello Jacobiano nel caso in cui lo spazio di partenza è
R^d;
formula di Binet per l'espressione dello Jacobiano in termini
dei
minori d x d della matrice associata. Integrazione su superfici:
definizione del volume d-dimensionale per (sottoinsiemi di)
superfici
di dimensione d in R^n tramite formula dell'area e
parametrizzazioni.
- Mar 11/12/2012 11:00-13:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Orientazione di uno spazio vettoriale e di una superficie.
Orientazione delle superfici di co-dimensione uno tramite la
scelta di
un versore normale. Il nastro di Moebius non è orientabile (con
parziale giustificazione). Il problema dell'orientabilità come
un
problema di sollevamento. Orientazione canonica del bordo di una
superficie.
Applicazioni k-lineari alternanti su uno spazio vettoriale V;
definizione del prodotto esterno di applicazioni alternanti e
proprietà
fondamentali.
- Gio 13/12/2012 14:00-16:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Lemma fondamentale sulle applicazioni k-lineari alternanti e
sue conseguenze: formula di Binet, base canonica dello spazio
delle
applicazioni k-lineari alternanti su V associata alla scelta di
una
base di V. Rappresentazione in termini della base e calcolo
effettivo
del prodotto esterno. Unicità (a meno di costanti) della
restrizione di
un'applicazione k-lineare alternante ad un sottospazio
k-dimensionale
di V.
Definizione di k-forma su un aperto di R^n; differenziale
(esterno) di
una k-forma.
- Ven 14/12/2012 16:00-18:00 (2 ore)
lezione (Giovanni Alberti).
Proprietà fondamentali del differenziale di una k-forma.
Integrazione di una k-forma su una superficie k-dimensionale.
Enunciato del teorema di Stokes: l'integrale di una (k-1)-forma
sul
bordo di una superficie S orientata e compatta e uguale
all'integrale
del differenziale della forma su S.
Definizione di pull-back secondo un'applicazione lineare di
un'applicazione k-lineare alternate. Definizione di pull-back
secondo
una mappa C^1 di una k-forma. Proprietà fondamentali del
pull-back (in
particolare in relazione al prodotto esterno e al
differenziale).
Dimostrazione del teorema di Stokes.
- Mar 18/12/2012 11:00-13:00 (2 ore)
esercitazione (Giovanni Alberti).
Esercizi e complementi: un'estensione del fatto (noto)
che il differenziale del differenziale è nullo; esempi di
applicazioni
k-lineari alternanti non semplici. Forme esatte e forme chiuse:
le
forme esatte sono chiuse, una forma è chiusa se e solo se è
localmente
esatta, una forma chiusa su un insieme stellato è esatta (senza
dimostrazione), esempi di forme chiuse ma non esatte.
Definizione
dell'operatore di Hodge in un caso particolare (quello che porta
1-forme in (n-1)-forme) e derivazione del teorema della
divergenza dal
teorema di Stokes.
- Mer 19/12/2012 11:00-13:00 (2 ore)
lezione, in sostituzione di quella di venerdì 21 dicembre
(Giovanni
Alberti).
Funzioni armoniche su un parto di R^n, definite come funzioni di
classe
C^2 che soddisfano l'equazione di Laplace.
Una funzione armonica ha la proprietà della media sulle sfere;
la
proprietà della media sulle sfere equivale a quella sulle palle;
le
funzioni continue con la proprietà della media sono regolari
(C^infinito) e armoniche. Principio del massimo e sue
conseguenze:
principio del confronto e unicità delle soluzioni dell'equazione
di
Laplace con dato al bordo assegnato.
- Gio 20/12/2012 14:00-15:00 (1 ora)
lezione (Giovanni
Alberti).
Le funzioni olomorfe sono armoniche. Ogni funzione armonica su
un aperto di C semplicemente connesso coincide con la parte
reale di
una
funzione olomorfa. ne segue il principio del prolungamento
analitico
per le funzioni armoniche in dimensione due. Risoluzione
dell'equazione
di Laplace con dato al bordo assegnato quando il dominio è il
disco
unitario di R^2 tramite nucleo di Poisson (derivazione della
formula
dall'espansione in serie di Fourier del dato al bordo).
- Gio 20/12/2012 15:00-16:00 (1 ora)
esercitazione (Giovanni Alberti).
Esercizi e complementi sulla teoria delle funzioni
armoniche. Tra questi: risoluzione dell'equazione di Laplace sul
semipiano con dato al bordo assegnato tramite nucleo di Poisson
(con
due derivazioni differenti della formula); teorema di Liouville
per le
funzioni armoniche definite su tutto R^n.