Dati registro
insegnamento: Analisi in più
variabili 2
corso di studi: Matematica
(triennale, in condivisone con la magistrale)
anno accademico: 2011-2012
docenti: Giovanni Alberti
(responsabile, lezioni), Maria
Stella Gelli (esercitazioni)
codice: 518AA
totale: 68 ore (lezione:
40
ore, esercitazione: 28 ore, "fuori programma": 4 ore)
Lezioni
- Mar 27/09/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Presentazione del corso: programma, mailing list, orario di
ricevimento. Prerequisiti: corsi di analisi e geometria dei
primi due anni, ed in particolare: integrazione secondo
Lebesgue, compattezza in spazi metrici, serie di Fourier per
funzioni di classe C^1, lunghezza di una curva ed area di una
superficie, teorema di Gauss-Green, della divergenza, e di
Stokes, potenziale di un campo di vettori irrotazionale, calcolo
degli integrali con il metodo dei residui.
Richiamo delle nozioni di base dell'integrazione secondo
Lebesgue: misura e sigma-algebra dei misurabili secondo
Lebesgue; definizione di integrale; teoremi di passaggio al
limite (per convergenza monotona, per convergenza dominata,
lemma di Fatou); teorema di Fubini.
- Mer 28/09/2011 11:00-13:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Alcune disuguaglianza: Jensen, Hölder, Minkowski. Definizione
degli spazi L^p(E) con E insieme misurabile. La norma L^2 deriva
da un prodotto scalare. Completezza degli spazi L^p
(dimostrazione rimandata alla lezione successiva).
- Gio 29/09/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Esercizi sulle classi di equivalenza rispetto all'uguaglianza
q.o.; esistenza di classi che non hanno alcun rappresentante
continuo / Riemann integrabile (costruzione esplicita in [0,1]).
Confronto tra gli L^p su un limitato e su R. Commento sugli
spazi L^p con p < 1.
- Mar 04/10/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Dimostrazione della completezza di L^p. Nozioni di convergenza
per successioni di funzioni: puntuale quasi ovunque (q.o.), in
L^p, in misura. Relazioni tra queste nozioni: la convergenza
q.o. e la convergenza L^p implicano quella in misura, la
convergenza in misura implica quella q.o. per un'opportuna
sottosuccessione, la convergenza q.o. implica la convergenza
uniforme a meno di un insieme di misura piccola (teorema di
Egorov). Densità in L^p delle funzioni semplici e di quelle
continue. Teorema di Lusin (dimostrazione rimandata alla lezione
successiva).
- Mer 05/10/2011 11:00-13:00 (2
ore) lezione non tenuta per sospensione didattica per assemblea
degli studenti.
- Gio 06/10/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Risoluzione esercizi lasciati la volta precedente: immersione
continua per p < q di L^q in L^p(E) nel caso misura(E)
finita; esempio di funzione che sta in L^p(R) per ogni p finito
ma non è limitata. Discussione delle proprietà di sottospazio,
convessità e chiusura di X in L^p(0,1), p qualsiasi, dove X è lo
spazio delle f continue / nulle in zero / con integrale 1.
- Mar 11/10/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Dimostrazione del Teorema di Lusin. Definizione di spazio di
Hilbert X e di base di Hilbert (sistema ortonormale massimale).
Esempi chiave di spazi di Hilbert: L^2(E) (già visto in
precedenza) e l^2 "elle-piccolo-2" (la dimostrazione che si
tratta di uno spazio di H è stata posposta). Teorema
fondamentale [disuguaglianza di Bessel / ogni vettore in X si
scrive come combinazione lineare (infinita) di elementi della
base / l'applicazione che ad ogni vettore associa la successione
dei coefficienti è un'isometria di X in l^2 / identità di
Parseval]. X ammette una base numerabile se e solo se è
separabile. Costruzione di basi di H: tramite Zorn e tramite il
procedimento di ortogonalizzazione di Gram-Schmidt (per spazi
separabili).
- Mer 12/10/2011 11:00-13:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Teorema: uno spazio di Hilbert X si scrive come somma diretta di
un qualunque sottospazio chiuso Y e del suo complemento
ortogonale / esistenza della proiezione su Y. Teorema: ogni
funzionale lineare e continuo su X sé rappresentato tramite
prodotto scalare da un elemento dello spazio (teorema di Riesz).
Verifica del fatto che l^2 è uno spazio di Hilbert.
- Gio 13/10/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Base di Haar e separabilità di L^2(0,1); separabilità di L^2(E)
generico. Immersione di L^2(E) in L^2(R) e restrizione.
Risoluzione di problemi di calcolo della proiezione (punto di
minima distanza) sia con il metodo analitico che tramite calcolo
di un sistema ortonormale con Gram-Schmidt. Applicazione ai
polinomi di Legendre.
- Mar 18/10/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Spazi di Hilbert complessi: definizione ed enunciato del teorema
fondamentale sulle basi di Hilbert. La serie di Fourier
complessa come scomposizione rispetto ad una base di Hilbert
dello spazio L^2(-pigreco, pigreco). Verifica del fatto che gli
elementi della base di Fourier danno luogo ad un sistema
ortonormale massimale: la massimalità è stata dimostrata a
partire dalla densità dei polinomi trigonometrici nello spazio
delle funzioni continue su R e 2pigreco-periodiche, che a sua
volta è stata ottenuta tramite il teorema di Stone-Weierstrass
(enunciato ma non dimostrato). Coefficienti della derivata di
una funzione periodica di classe C^1. Relazione tra la
regolarità di una funzione e il comportamento asintotico (e la
sommabilità) dei coefficienti. Convergenza totale per la serie
di Fourier di una funzione periodica di classe C^1.
- Mer 19/10/2011 11:00-13:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Digressione sulla convergenza totale e puntuale della serie di
Fourier. Breve cenno alla serie di Fourier reale (senza
dimostrazioni - si suggerisce di ricondursi a quella complessa).
Derivazione dell'equazione del calore in una dimensione (a
partire dalla legge fisica sulla conduzione). Risoluzione
"formale" dell'equazione del calore con condizioni di
periodicità al bordo tramite la serie di Fourier. Dimostrazione
rigorosa dell'esistenza di una soluzione. Dimostrazione rigorosa
dell'unicità della soluzione (tramite la caratterizzazione dei
coefficienti di Fourier).
- Gio 20/10/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Correzione degli esercizi lasciati la volta scorsa: calcolo di
basi ortogonali polinomiali (tramite Gram-Schmidt) e di
proiezioni ortogonali tramite formula; in alternativa, nel caso
di Y={f in L^2(0,1) a media nulla}, usare il fatto che se f si
scrive come f=g+h con g in Y ed h in Y ortogonale allora h è la
proiezione. Separabilità di L^2 (R) tramite esibizioni di
sottoinsiemi densi numerabili (tipo Haar o polinomi).
- Mar 25/10/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Esistenza della proiezione (punto di minima distanza) su
convesso chiuso K in un Hilbert e sua caratterizzazione tramite
disequazione; significato geometrico; esempi e controesempi.
Applicazione all'esistenza della proiezione ortogonale nel caso
K sottospazio chiuso. Esempio di successione non pre-compatta in
un Hilbert di dimensione algebrica infinita; richiamo del
risultato: la palla è compatta in X Banach se e solo se dim(X)
finita. Un paio di dimostrazioni della densità delle funzioni
C^1 e C^1_c su L^p(R), con p finito.
- Mer 26/10/2011 11:00-13:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Altre applicazioni della serie di Fourier: dimostrazione della
disuguaglianza isoperimetrica nel piano. Derivazione
dell'equazione delle onde per onde di compressione
(longitudinali) in una barra elastica; risoluzione "formale"
dell'equazione delle onde tramite serie di Fourier.
Dimostrazione rigorosa del teorema di esistenza.
- Gio 27/10/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Esercizi sulle serie di Fourier reali e complesse: relazione tra
i coefficienti; caratterizzazione delle funzioni reali / dispari
/ pari tramite i coefficienti di F. Calcolo dei coefficienti di
F. complessi di f(kx) con K intero e di f(x+c) in termini dei
coefficienti di F.: risoluzione tramite calcolo diretto versus
calcolo attraverso sviluppi in serie per f regolari ed
estensione per densità. Un esempio svolto di risoluzione di EDP
con serie di F. complesse. Calcolo dei coefficienti del dato
iniziale con manipolazioni algebriche.
- Mer 02/11/2011 11:00-12:00 (1 ora) lezione, Giovanni Alberti.
Dimostrazioni avanzate dalla lezione precedente: esistenza
(tramite formula esplicita) ed unicità (tramite determinazione
dei coefficienti di Fourier) delle soluzioni dell'equazione
delle onde in una dimensione spaziale con condizioni di
periodicità al bordo.
- Mer 02/11/2011 12:00-13:00 (1 ora) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Risoluzione di EDP di tipo calore ed onde con perturbazioni
lineari: dimostrazione di unicità ed esistenza con lo stesso
metodo delle equazioni classiche risolte a lezione. Applicazione
alla risoluzione di un problema con dati iniziali diversi (dati
al bordo zero) attraverso un principio di simmetria (estensione
dispari).
- Gio 03/11/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
La base di Hilbert di L^2(0,pi) a valori reali data dalle
funzioni sin(nx): ortogonalità e completezza tramite bigezione
con le funzioni di L^2(-pi,pi) dispari e a valori reali
(caratterizzazione dei coefficienti di F.). Applicazione alla
risoluzione di EDP tipo calore con dati al bordo nulli per ogni
t. Generalizzazione al caso 2-dimensionale su Q = [0,pigreco] x
[0,pigreco]. Ripasso sui risultati di convergenza uniforme della
serie di F associata ad f: controesempi. Convergenza puntuale
della serie di F. associata a f(x)=x.
- Mar 08/11/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Prodotto di convoluzione per funzioni su R^n. Casi in cui il
prodotto f*g è ben definito: f in L^p e g in L^1 (disuguaglianza
di Young); f in L^p e g in L^q con p e q esponenti coniugati (in
questo caso si dimostra che f*g è limitata ed uniformemente
continua). Versione generale della disuguaglianza di Young
(enunciata ma non dimostrata).
Convoluzione e derivata: se f è di classe C^1 con f e f' in L^p,
e g sta in L^q con p e q esponenti coniugati, allora f*g è di
classe C^1 e (f*g)'=(f')*g.
- Mer 09/11/2011 11:00-13:00
(2 ore) lezione non tenuta per sospensione didattica per
assemblea studentesca della facoltà di Scienze.
- Gio 10/11/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Correzione esercizi su EDP; controesempio alla validità della
formula che lega i coefficienti di F. di f ed f'. Operatori
auto-aggiunti da sottospazi densi di uno spazio di Hilbert a
valori nello stesso spazio: esempi e proprietà; nozione di
autovalore e collegamento con le basi di Hilbert. Esempi di
operatori e collegamento con le basi di Hilbert incontrate:
exp(inx), polinomi di Legendre, sin(nx).
- Ven 11/11/2011 14:30-16:30
(2 ore) lezione "fuori programma", Maria Stella Gelli.Ripasso delle nozioni fondamentali
di analisi complessa usate nel corso. Differenziabilità
complessa, esempi e differenze con il caso reale. Equazioni di
Cauchy-Riemann; integrazione di 1-forme complesse su curve C^1
o C^1 a tratti; la forma f(z) dz è chiusa se e solo se f è
olomorfa; formula integrale di Cauchy. Sviluppo di Laurent e
classificazione delle singolarità. Nozione di residuo e
teorema dei residui. Esempi di calcolo di integrali tramite il
teorema dei residui.
- Mar 15/11/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Maria Stella
Gelli.
Definizione e prime proprietà della Trasformata di Fourier.
Formule algebriche di calcolo di T(f) rispetto a composizione
con traslazioni, omotetie, convoluzione; formula per T(f') e
condizioni per la derivabilità di T(f). Calcolo esplicito della
trasformata della Gaussiana g attraverso l'equazione
differenziale risolta da T(g) applicando le regole sopra.
- Mer 16/11/2011 11:00-12:00 (1 ora) lezione, Giovanni Alberti.
Risultati di approssimazione e regolarizzazione per convoluzione
per funzioni in L^p.
- Mer 16/11/2011 12:00-13:00 (1 ora) esercitazione, Giovanni
Alberti.
Esercizi sulla convoluzione: convergenza puntuale ed uniforme
delle regolarizzate, dimostrazione di alcuni risultati di
densità delle funzioni regolari in L^p. Calcolo della
trasformata di Fourier di exp(-|x|) e di exp(-x^2/2) (sia
direttamente che usando il fatto che risolve una certa equazione
differenziale lineare).
- Gio 17/11/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Maria Stella
Gelli.
Definizione e proprietà dell'anti-trasformata di Fourier.
Formula di inversione per la trasformata di Fourier: enunciato e
dimostrazione (lemmi vari). Identità di Parseval su L^1
intersecato L^2; estensione "isometrica" della trasformata a
tutto L^2. Corollario: se f sta in C^1 intersecato L^1 ed f' sta
in L^1 allora T(f) sta in L^1 e vale la formula di inversione.
- Mar 22/11/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Giovanni
Alberti.
Calcolo delle trasformate di Fourier di 1/(1+x^2) e 1/(4+x^4)
usando il metodo dei residui. Calcolo diretto della trasformata
dell'indicatrice dell'intervallo [-1,1]. Calcolo di altre
trasformate usando gli esempi precedenti e alcune proprietà
generali viste a lezione. La trasformata di 1/P con P polinomio
di grado almeno due e senza zeri reali è infinitamente
derivabile fuori dall'origine. La trasformata di una funzione a
supporto compatto coincide con la restrizione ad R di una
funzione olomorfa su tutto C, ed in particolare è analitica.
- Mer 23/11/2011 11:00-13:00 (2 ore) lezione, Maria Stella
Gelli.
Fine della dimostrazione del teorema di estensione "isometrica"
della TdF a L^2; applicazione della TdF al calcolo (formale)
della soluzione dell'equazione del calore su R con opportune
condizioni iniziali; soluzione fondamentale. Definizione e
proprietà della TdF su R^n.
- Gio 24/11/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Giovanni
Alberti.
Verifica delle proprietà della soluzione dell'equazione del
calore su tutto R proposta a lezione. Verifica dell'unicità
della soluzione con l'ipotesi di finitezza delle norme L^1 della
soluzione e di alcune sue derivate. Due esempi (uno a favore e
uno contro) l'uso della trasformata di Fourier per la
risoluzione di equazioni differenziali: l'equazione di Laplace
nel piano e l'equazione y'=y sulla retta. La disuguaglianza di
Heisenberg: dimostrazione per funzioni C^1 a supporto compatto
ed interpretazione.
- Mar 29/11/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Differenziale di una mappa da R^n in R^m. Superfici (nel senso
di sottovarietà) di dimensione d in R^n, senza bordo e di classe
C^k. Definizione per parametrizzazione o tramite equazione.
Verifica dell'equivalenza di queste definizioni.
- Mer 30/11/2011 11:00-13:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Spazio tangente ad una superficie nel punto x come insieme delle
velocità di cammini passanti per x. Caratterizzazione in termini
di differenziale di una parametrizzazione o di un'equazione.
Altre caratterizzazioni dello spazio tangente. Mappe di classe
C^k tra superfici, definite in termini delle parametrizzazione.
Estensione di una mappa C^k ad un intorno della superficie di
partenza. Differenziale di una mappa C^1 in un punto come
applicazione lineare tra spazi tangenti.
- Gio 01/12/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Commento sugli errori svolti nel compitino. Esercizi sulla
nozione di d-superficie in R^n di classe C^k. Esempi classici:
sottospazi vettoriali, sfere, etc.: esistenze di
parametrizzazioni locali o come luoghi di zeri. Sottoinsiemi di
matrici: matrici simmetriche ed ortogonali. Calcolo del
differenziale nella matrice identità dell'applicazione
determinante.
- Mar 06/12/2011 14:00-16:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Calcolo del differenziale e del relativo rango per applicazioni
su spazi di matrici. Applicazione: O(n) e le matrici con
determinante 1 sono superfici (con il calcolo della dimensione).
Calcolo esplicito di piani tangenti come kernel di differenziali
o attraverso la definizione. Esempi di luoghi di zeri di
funzioni degeneri: {y^2=x^3}, {y^4=x^3} (svolgimento completo).
Calcolo del differenziale del determinante in una qualsiasi
matrice invertibile. Ripasso dell'integrazione di campi di
vettori su curve e superfici: teorema della divergenza e teorema
di Gauss Green.
- Mer 07/12/2011 11:00-13:00 (2 ore) lezione, Maria Stella
Gelli.
Completamento di alcuni argomenti della lezione precedente.
Funzioni armoniche su un aperto di R^n: definizione tramite la
proprietà della media; equivalenza della proprietà della media
su sfere e su palle; le funzioni armoniche sono C^infinito
(dimostrazione solo su R^n); una funzione è armonica se e solo
se ha Laplaciano nullo. Principio del massimo; unicità della
funzione armonica con dato al bordo assegnato su un aperto
limitato.
- Mar 13/12/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Ogni funzione olomorfa (o anti-olomorfa) è armonica. Ogni
funzione armonica definita su un aperto semplicemente connesso
del piano è parte reale di una funzione olomorfa (corollario: le
funzioni armoniche in dimensione due sono analitiche).
Risoluzione dell'equazione di Laplace su disco con dato al bordo
assegnato di classe C^1 (formula esplicita derivata tramite
serie di Fourier). Definizione di superficie d-dimensionale con
bordo in R^n tramite parametrizzazioni, e caratterizzazione in
termini di equazioni e disequazioni. Definizione di punto di
bordo, e caratterizzazione in termine dell'insieme delle
velocità delle curve che partono dal punto. Spazio tangente al
bordo e normale esterna al bordo. Esempi di superfici con bordo.
- Mer 14/12/2011 11:00-13:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Formula dell'area, e giustificazione della stessa nel caso di
parametrizzazioni lineari. Formula di Binet per il determinante
di A^t A con A matrice d x n; interpretazione geometrica della
formula nel caso d=2, n=3. Casi particolari (già noti) della
formula dell'area: lunghezza di una curva, area di una
superficie nello spazio, area del grafico di una funzione
scalare. Orientazione di uno spazio vettoriale come classe di
equivalenza di basi (ordinate). Orientazione di una superficie,
ed orientazione del bordo. Il nastro di Moebius non è
orientabile. Applicazioni k-lineari alternanti su uno spazio
vettoriale V. Prodotto esterno.
- Gio 15/12/2011 11:00-13:00
(2 ore) lezione "fuori programma", Giovanni Alberti.Argomenti complementari:
equivalenza di compattezza e compattezza sequenziale per spazi
metrici; caratterizzazione degli spazi metrici compatti in
termini di completezza e totale limitatezza; lemma di
estensione di Tietze; costruzione delle partizioni dell'unità
subordinate ad un ricoprimento aperto di uno spazio metrico
(che si suppone localmente compatto e separabile); costruzione
di partizioni dell'unità di classe C^infinito nel caso
euclideo; dimostrazione del teorema di Stone-Weierstrass.
- Gio 15/12/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Integrazione di una funzione su una superficie (a completamento
di quanto fatto nella lezione precedente). Dimostrazione della
formula di Binet. Base canonica dello spazio delle k-forme
lineari alternanti su R^n. Definizione di k-forma su un aperto
di R^n. Integrazione di una k-forma su una superficie
k-dimensionale. Differenziale di una k-forma e sue proprietà
fondamentali. Enunciato del teorema di Stokes.
- Mar 20/12/2011 14:00-16:00 (2 ore) lezione, Giovanni Alberti.
Pull-back di una k-forma secondo una funzione; proprietà del
pull-back. Dimostrazione del teorema di Stokes. Una k-forma
esatta (cioè che ammette una primitiva) è chiusa (cioè ha
differenziale nullo) e il viceversa vale su aperti stellati
(dimostrazione parziale). Esempi di forme chiuse non esatte.
- Mer 21/12/2011 11:00-13:00 (2 ore) esercitazione, Maria
Stella Gelli.
Esercizi svolti su k-forme (attraverso la scrittura in
coordinate standard ed applicando le proprietà viste a lezione):
calcolo algebrico, ossia somma, prodotto esterno, differenziale
(riscrittura tramite permutazioni col segno); pull-back di
forme; qualche esempio di integrazione di forme chiuse.
Applicazione del teorema di Stokes per verificare le condizioni
integrali necessarie e sufficienti affinché una k-forma su R^n
sia nulla. Esempio di k-forma chiusa ma non esatta. Esempi di
forme esatte con primitiva C^2 o C^1 a seconda della scelta.